Inizialmente l'idea di un corso di filosofia il pomeriggio, non mi esaltava, credevo sarebbe stato inutile. Mi sbagliavo. E' stato molto più interessante di quello che pensavo. Ho imparato a conoscere meglio i filosofi, e non solo. Mi è stato utile a capire il mondo che mi circonda e come relazionarmi con esso. Durante il primo incontro regnava tanto la curiosità quanto l'imbarazzo, fortunatamente quest'ultimo si è alleviato con il secondo. Ci siamo confrontati, sia con lei che con i compagni, riguardo a diversi temi. Quello che mi ha particolarmente colpito è stato il concetto che Parmenide ha del presente. E su questo abbiamo discusso a lungo, ognuno di noi ha espresso il proprio parere, così come abbiamo fatto anche al riguardo dell'importanza e dell'utilità della filosofia, iniziando un "dialogo filosofico". La parte in cui ho trovato maggiore difficoltà è stata, senza dubbio, quella in cui ci siamo dovuti abbracciare per conoscere l'altro, perché come lei ci ha insegnato, a volte non basta chiacchierare per comprendere davvero cosa c'è dentro di noi. Bisogna spingersi oltre.
Sono felice di fare questo commento perché così posso esprimere la mia opinione sul nostro incontro e sugli argomenti che abbiamo trattato durante esso, in particolare sul filosofo Parmenide. Inizialmente sul corso pomeridiano ero totalmente in disaccordo perché non volevo passare due ore a scuola durante il mio pomeriggio, ma alla fino sono venuto ed ho capito che mi sbagliavo. Infatti è stato molto bello l'esperimento con la sedia e mi ha fatto riflettere su come comportarmi con il prossimo. Ma abbiamo discusso molto anche su Parmenide, in cui ognuno di noi ha avuto la possibilità di esprimere le nostre opinioni e confrontarle con le sue. Mi è piaciuto molto anche quando ci ha parlato della verità per Parmenide, ma anche quando abbiamo letto il poema Sulla natura. Io credo che questo incontro è stato molto importante perché attraverso questo abbiamo potuto conoscere e approfondire le idee e il pensiero stesso di Parmenide.
Ho trovato il progetto molto interessante, abbiamo approfondito le idee di questi filosofi, sopratutto di Parmenide. Abbiamo avuto modo di conoscerci meglio, e questo mi ha aiutato molto ad aprirmi un po di più. E' stato bello discutere tutti insieme sulle idee e pensieri dei filosofi. Questo ha aiutato me ed i miei compagni a approfondire le nostre conoscenze non solo su determinati filosofi, ma anche su tutta la filosofia.
Sull'idea di iniziare un corso di filosofia pomeridiano non ero molto contenta ma sono riuscita a ricredermi durante gli incontri che abbiamo fatto. Non tanto durante il primo anche perchè regnava in ognuno di noi il disagio quanto nel secondo. Durante questo corso abbiamo innanzitutto capito meglio il vero significato della filosofia e soprattutto abbiamo approfondito la filosofia di Parmenide. Mi ha colpito molto l'idea dell'abbraccio per conoscere l'altra persona, ma soprattutto l'esperimento della sedia perchè questo fa capire a ognuno di noi che non tutto è uguale quello che a noi può apparire bianco dal lato opposto appare nero questo dipende dal punto in cui viene osservato, e soprattutto di non osservare soltanto come appare un qualcosa ma studiarla per come veramente può essere. Abbiamo parlato di molti temi e approfondito la filosofia di Parmenide in tutti i suoi aspetti e ognuno di noi sui temi trattati ha espresso le sue opinioni e ciò che pensava. Questo corso è stato molto utile e importante anche perchè abbiamo approfondito le nostre conoscenze, confrontandoci l'uno con l'altro.
Riguardo al corso di filosofia devo dire che in un primo momento ero del tutto contraria al fatto di passare altre ore a scuola, Ma poi dopo una prima lezione ricca di imbarazzo, ma anche di tanta curiosità mi sono convinta che in fondo quelle ore non sarebbero state del tutto perse. Infatti questi incontri mi hanno aiutata a confrontarmi con gli altri, a capire il loro punto di vista su determinati argomenti e a conoscere un po' di più loro ma anche me stessa. Poi ho conosciuto di più anche Parmenide e il suo pensiero,e devo dire che prima di fare queste lezioni vedevo Parmenide come un filosofo simile agli altri, non avevo trovato niente di lui che mi avesse colpito veramente.Ma adesso le mie impressioni sono sicuramente cambiate;adesso stimo questo filosofo,specialmente per il modo con cui è riuscito a conciliare il presente con l'infinito,è riuscito infatti a farmi capire che l'uomo in realtà è immortale perchè egli non smetterà mai di vivere grazie al nostro ricordo o alle opere che egli lascia a noi.
Mi annoiavo al pensiero di dover ritornare a scuola il pomeriggio e passare quelle ore a parlare di filosofia, non avevo nessuna voglia di partecipare. Ma non é stato così male alla fine, anzi mi é piaciuto! Il corso di filosofia che ho avuto la possibilità di frequentare é stato infatti una grande esperienza molto significativa per me e soprattutto é stato diverso dagli altri progetti pomeridiani che ho frequentato nei diversi anni scolastici. Tuttavia, nella sua diversità, é stata un'occasione che ci ha fatto vivere e vedere le cose in maniera diversa, con lo scopo forse di aprirci e farci uscire un pó dalla nostra mentalità che possiamo definire chiusa, ma nello stesso tempo facendoci divertire nel fare esperienze diverse provando tante emozioni. Queste esperienze, soprattutto a me, mi hanno fatto riflettere e mi hanno fatto capire che ci sono molti modi per relazionarsi con gli altri, come appunto l'abbraccio, perché a volte attraverso un contatto fisico si riesce a conoscere e ad interpretare in modo più profondo gli stati d'animo di una persona. Da noi regnava molto imbarazzo e vergogna, ma tuttavia lei ci ha guidato in questo corso. L'esperimento della sedia invece mi ha fatto capire che qualsiasi cosa puó essere guardata da più punti di vista e anche se noi una cosa non la vediamo, non sempre significa che l'altro ci menta o che ci prenda in giro. Bisogna infatti sperimentare e soprattutto cercare di conoscere le cose dai suoi diversi punti, non limitandoci solamente ad un particolare, ma cercando sempre di approfondire le conoscenze. Questo per quanto riguarda il primo giorno, il secondo giorno abbiamo infatti trattato come argomento Parmenide e il suo pensiero filosofico. Ció che mi ha colpito maggiormente é stato il momento in cui abbiamo parlato del significato che ha Parmenide del presente, ma soprattutto mi é piaciuto il dialogo che abbiamo sviluppato nel corso della lezione per esprimere le nostre opinioni. In questo modo abbiamo visto i diversi punti di vista di ognuno, partecipando ai diversi pensieri e approfondendo la teoria filosofica di Parmenide.
Devo dire che appena ho saputo del progetto non ero molto entusiasta anche perché io sono molto timida quindi non mi piace stare in mezzo ad altre persone. Però devo dire che mi sono ricreduta, sono molto contenta di aver partecipato a questo progetto perché mi sono divertita molto ed ho superato un pò la mia timidezza. E’ stato molto interessante discutere di Parmenide insieme ad altre persone. Questo incontro mi ha suscitato molta curiosità, non sapevo cosa avremmo fatto, è stato bello ascoltare le opinioni degli altri e poter dire la mia, la cosa che più mi ha imbarazzato è stato abbracciare una persona che non conoscevo, mi ha fatto riflettere anche l’esperimento della sedia. Grazie a questo progetto ho potuto conoscere meglio Parmenide.
Caro prof, avendo partecipato alle poche ma interessanti ore del progetto, posso dirle che è stata un'esperienza completamente nuova per me, soprattutto la prima lezione svolta. Lei ci ha fatto capire attraverso degli esempi pratici come cercare di comprendere la realtà, le cose che ci circondano, ci ha fatto capire che non sempre è necessario chiudersi nel "proprio mondo" ma bisogna aprirsi con gli altri, socializzare e condividere il proprio punto di vista con chi ci sta accanto. Iniziare ad attuare questo cammino di conoscenza attraverso un abbraccio, perché è attraverso un abbraccio che si percepisce l'altro, come durante la prima lezione, che ci sono stati moltissimi abbracci tra compagni, in quegli abbracci c'è chi si è ritrovato e chi invece si è conosciuto. E proprio per questo è stato molto importante e personalmente mi ha fatto riflettere molto. Durante la seconda e ultima lezione, invece, l'argomento principale è stato Parmenide. La sua filosofia si divide in due vie di ricerca:quella dell'essere e quella del non essere. L'essere, secondo Parmenide, è e non può non essere. L'essere è infinito presente, non ha né passato né futuro. Ognuno di noi siamo l'essere, tutto è essere. Tutto ciò che si pensa esiste, cioè è essere dice Parmenide. Su questo anche io penso che tutto ciò che esiste è essere, ogni cosa che ci circonda è essere. Non sono invece d'accordo sul fatto che Parmenide identifica i sensi come delle illusioni che l'uomo deve oltrepassare. Io penso che i sensi ci aiutano a capire l'essenza delle cose, e sono strettamente legati all'intelletto. Secondo me sensi ed intelletto sono le cose fondamentali per capire la realtà, capire ciò che è vero da ciò che è falso ed essi non portano all'illusione bensì alla verità.
Anche io, come i miei compagni, ero convinto che questo progetto sarebbe stato solo tempo perso ma già dopo il primo incontro ho capito che mi ero sbagliato. Infatti, anche se inizialmente eravamo un pò tutti imbarazzati, abbiamo affrontato un dibattito sul pensiero di Parmenide e sulla filosofia in generale. Abbiamo avuto modo di renderci conto delle nostre difficoltà nel rapportarci con gli altri e grazie ai "Giochi" del prof. Idotta abbiamo capito che anche con un abbraccio si può capire molto di una persona.
Inizialmente anche io come i miei compagni mi stancavo solo all'idea di dover tornare a scuola il pomeriggio e quindi pensavo che sarebbe stato una perdita di tempo, infatti io mi ero iscritto al corso solo per poter andare al viaggio di istruzione. Ma dopo la prima lezione ho capito che in fondo non sarebbe stato tanto noioso, grazie anche al prof.Idotta attraverso i suoi giochetti, infatti lui ci ha fatto capire quanto le persone abbiano difficoltà nel rapportarsi tra loro. Io non mi sono pentito di aver partecipato al corso perché è stato molto interessante discutere sul pensiero di Parmenide e sul luogo in cui era cresciuto e come questo ha influenzato la sua filosofia.
Il corso pomeridiano di filosofia mi ha insegnato principalmente una cosa :essere i protagonisti è uno dei compiti più difficili che la vita ci pone, ma è anche uno degli obbiettivi più belli che si possano raggiungere. Per essere protagonista devi essere un grande uomo, cioè avere una grande personalità e un forte carattere. Non importa se sei dalla parte del bene o del male, l’importante è che sei grande. Per esempio Hitler :uno scellerato, assassino, feroce, irragionevole ;eppure fu il protagonista di una grande guerra. Riuscii a raggiungere il suo obbiettivo. In classe eravamo 30 persone circa; una piccolissima comunità rispetto alla grandezza del mondo. Nessuno di noi è riuscito a essere protagonista. Era persino difficile pensare e esprimere la propria opinione anche su argomenti banali ,o meglio, su qualsiasi argomento. Pensiamo di poterci mangiare il mondo ma in realtà non siamo nulla. Per quanto riguarda l’essere sono d’accordo con l’idea sia di Parmenide che di Eraclito. L’essere è infinito presente, ma allo stesso tempo cambia .Pur essendo sempre gli stessi enti ,siamo in continuo divenire. Secondo me non bisogna vivere la vita attimo per attimo, bisogna sempre guardare al futuro. Credo che alla mia età si deve iniziare a capire ciò che è la vera realtà. Bisogna iniziare a intraprendere il “viaggio” ,come Parmenide ,verso la dea Dike,anche con un semplice viaggio d’istruzione come il festival della filosofia. La mia idea è che la verità non si può sapere ,almeno in questa dimensione. Non c’è un limite alla conoscenza, ma solo con una visione più dettagliata del mondo l’uomo può essere felice.
essere stata partecipe all'incontro di filosofia mi ha arricchito molto,soprattutto perché attraverso le domande che ci ha posto ho capito che dobbiamo lavorare molto sui nostri sogni. Siamo stati i protagonisti in quelle due ore,eppure le parole non venivano fuori,non erano scontate,ancora non avevamo le risposte del come dover progettare il nostro futuro. Eppure l'adolescenza è proprio l'età in cui è necessario dover piazzare i pilastri per poter poi dentro il recinto far fiorire il nostro futuro e realizzare i sogni. Abbracciarci mi ha fatto capire che a volte compiamo questo gesto in modo scontato,senza essere consapevoli che dentro quella stretta vi sia l'animo di una persona che si abbandona all'altro. Ho capito che dobbiamo essere maggiormente noi stessi,accettare le nostre difficoltà e i difetti nostri ma anche altrui. Essere creatori di un futuro in continuo divenire..
Inizialmente l'idea di un corso di filosofia il pomeriggio, non mi esaltava, credevo sarebbe stato inutile. Mi sbagliavo. E' stato molto più interessante di quello che pensavo. Ho imparato a conoscere meglio i filosofi, e non solo. Mi è stato utile a capire il mondo che mi circonda e come relazionarmi con esso.
RispondiEliminaDurante il primo incontro regnava tanto la curiosità quanto l'imbarazzo, fortunatamente quest'ultimo si è alleviato con il secondo.
Ci siamo confrontati, sia con lei che con i compagni, riguardo a diversi temi. Quello che mi ha particolarmente colpito è stato il concetto che Parmenide ha del presente. E su questo abbiamo discusso a lungo, ognuno di noi ha espresso il proprio parere, così come abbiamo fatto anche al riguardo dell'importanza e dell'utilità della filosofia, iniziando un "dialogo filosofico".
La parte in cui ho trovato maggiore difficoltà è stata, senza dubbio, quella in cui ci siamo dovuti abbracciare per conoscere l'altro, perché come lei ci ha insegnato, a volte non basta chiacchierare per comprendere davvero cosa c'è dentro di noi. Bisogna spingersi oltre.
Sono felice di fare questo commento perché così posso esprimere la mia opinione sul nostro incontro e sugli argomenti che abbiamo trattato durante esso, in particolare sul filosofo Parmenide. Inizialmente sul corso pomeridiano ero totalmente in disaccordo perché non volevo passare due ore a scuola durante il mio pomeriggio, ma alla fino sono venuto ed ho capito che mi sbagliavo. Infatti è stato molto bello l'esperimento con la sedia e mi ha fatto riflettere su come comportarmi con il prossimo. Ma abbiamo discusso molto anche su Parmenide, in cui ognuno di noi ha avuto la possibilità di esprimere le nostre opinioni e confrontarle con le sue. Mi è piaciuto molto anche quando ci ha parlato della verità per Parmenide, ma anche quando abbiamo letto il poema Sulla natura. Io credo che questo incontro è stato molto importante perché attraverso questo abbiamo potuto conoscere e approfondire le idee e il pensiero stesso di Parmenide.
RispondiEliminaHo trovato il progetto molto interessante, abbiamo approfondito le idee di questi filosofi, sopratutto di Parmenide. Abbiamo avuto modo di conoscerci meglio, e questo mi ha aiutato molto ad aprirmi un po di più. E' stato bello discutere tutti insieme sulle idee e pensieri dei filosofi. Questo ha aiutato me ed i miei compagni a approfondire le nostre conoscenze non solo su determinati filosofi, ma anche su tutta la filosofia.
RispondiEliminaSull'idea di iniziare un corso di filosofia pomeridiano non ero molto contenta ma sono riuscita a ricredermi durante gli incontri che abbiamo fatto. Non tanto durante il primo anche perchè regnava in ognuno di noi il disagio quanto nel secondo. Durante questo corso abbiamo innanzitutto capito meglio il vero significato della filosofia e soprattutto abbiamo approfondito la filosofia di Parmenide. Mi ha colpito molto l'idea dell'abbraccio per conoscere l'altra persona, ma soprattutto l'esperimento della sedia perchè questo fa capire a ognuno di noi che non tutto è uguale quello che a noi può apparire bianco dal lato opposto appare nero questo dipende dal punto in cui viene osservato, e soprattutto di non osservare soltanto come appare un qualcosa ma studiarla per come veramente può essere. Abbiamo parlato di molti temi e approfondito la filosofia di Parmenide in tutti i suoi aspetti e ognuno di noi sui temi trattati ha espresso le sue opinioni e ciò che pensava.
RispondiEliminaQuesto corso è stato molto utile e importante anche perchè abbiamo approfondito le nostre conoscenze, confrontandoci l'uno con l'altro.
Riguardo al corso di filosofia devo dire che in un primo momento ero del tutto contraria al fatto di passare altre ore a scuola, Ma poi dopo una prima lezione ricca di imbarazzo, ma anche di tanta curiosità mi sono convinta che in fondo quelle ore non sarebbero state del tutto perse.
RispondiEliminaInfatti questi incontri mi hanno aiutata a confrontarmi con gli altri, a capire il loro punto di vista su determinati argomenti e a conoscere un po' di più loro ma anche me stessa.
Poi ho conosciuto di più anche Parmenide e il suo pensiero,e devo dire che prima di fare queste lezioni vedevo Parmenide come un filosofo simile agli altri, non avevo trovato niente di lui che mi avesse colpito veramente.Ma adesso le mie impressioni sono sicuramente cambiate;adesso stimo questo filosofo,specialmente per il modo con cui è riuscito a conciliare il presente con l'infinito,è riuscito infatti a farmi capire che l'uomo in realtà è immortale perchè egli non smetterà mai di vivere grazie al nostro ricordo o alle opere che egli lascia a noi.
Mi annoiavo al pensiero di dover ritornare a scuola il pomeriggio e passare quelle ore a parlare di filosofia, non avevo nessuna voglia di partecipare. Ma non é stato così male alla fine, anzi mi é piaciuto!
RispondiEliminaIl corso di filosofia che ho avuto la possibilità di frequentare é stato infatti una grande esperienza molto significativa per me e soprattutto é stato diverso dagli altri progetti pomeridiani che ho frequentato nei diversi anni scolastici. Tuttavia, nella sua diversità, é stata un'occasione che ci ha fatto vivere e vedere le cose in maniera diversa, con lo scopo forse di aprirci e farci uscire un pó dalla nostra mentalità che possiamo definire chiusa, ma nello stesso tempo facendoci divertire nel fare esperienze diverse provando tante emozioni. Queste esperienze, soprattutto a me, mi hanno fatto riflettere e mi hanno fatto capire che ci sono molti modi per relazionarsi con gli altri, come appunto l'abbraccio, perché a volte attraverso un contatto fisico si riesce a conoscere e ad interpretare in modo più profondo gli stati d'animo di una persona. Da noi regnava molto imbarazzo e vergogna, ma tuttavia lei ci ha guidato in questo corso. L'esperimento della sedia invece mi ha fatto capire che qualsiasi cosa puó essere guardata da più punti di vista e anche se noi una cosa non la vediamo, non sempre significa che l'altro ci menta o che ci prenda in giro. Bisogna infatti sperimentare e soprattutto cercare di conoscere le cose dai suoi diversi punti, non limitandoci solamente ad un particolare, ma cercando sempre di approfondire le conoscenze. Questo per quanto riguarda il primo giorno, il secondo giorno abbiamo infatti trattato come argomento Parmenide e il suo pensiero filosofico. Ció che mi ha colpito maggiormente é stato il momento in cui abbiamo parlato del significato che ha Parmenide del presente, ma soprattutto mi é piaciuto il dialogo che abbiamo sviluppato nel corso della lezione per esprimere le nostre opinioni. In questo modo abbiamo visto i diversi punti di vista di ognuno, partecipando ai diversi pensieri e approfondendo la teoria filosofica di Parmenide.
Devo dire che appena ho saputo del progetto non ero molto entusiasta anche perché io sono molto timida quindi non mi piace stare in mezzo ad altre persone. Però devo dire che mi sono ricreduta, sono molto contenta di aver partecipato a questo progetto perché mi sono divertita molto ed ho superato un pò la mia timidezza. E’ stato molto interessante discutere di Parmenide insieme ad altre persone. Questo incontro mi ha suscitato molta curiosità, non sapevo cosa avremmo fatto, è stato bello ascoltare le opinioni degli altri e poter dire la mia, la cosa che più mi ha imbarazzato è stato abbracciare una persona che non conoscevo, mi ha fatto riflettere anche l’esperimento della sedia. Grazie a questo progetto ho potuto conoscere meglio Parmenide.
RispondiEliminaCaro prof,
RispondiEliminaavendo partecipato alle poche ma interessanti ore del progetto, posso dirle che è stata un'esperienza completamente nuova per me, soprattutto la prima lezione svolta. Lei ci ha fatto capire attraverso degli esempi pratici come cercare di comprendere la realtà, le cose che ci circondano, ci ha fatto capire che non sempre è necessario chiudersi nel "proprio mondo" ma bisogna aprirsi con gli altri, socializzare e condividere il proprio punto di vista con chi ci sta accanto. Iniziare ad attuare questo cammino di conoscenza attraverso un abbraccio, perché è attraverso un abbraccio che si percepisce l'altro, come durante la prima lezione, che ci sono stati moltissimi abbracci tra compagni, in quegli abbracci c'è chi si è ritrovato e chi invece si è conosciuto. E proprio per questo è stato molto importante e personalmente mi ha fatto riflettere molto. Durante la seconda e ultima lezione, invece, l'argomento principale è stato Parmenide. La sua filosofia si divide in due vie di ricerca:quella dell'essere e quella del non essere. L'essere, secondo Parmenide, è e non può non essere. L'essere è infinito presente, non ha né passato né futuro. Ognuno di noi siamo l'essere, tutto è essere. Tutto ciò che si pensa esiste, cioè è essere dice Parmenide. Su questo anche io penso che tutto ciò che esiste è essere, ogni cosa che ci circonda è essere. Non sono invece d'accordo sul fatto che Parmenide identifica i sensi come delle illusioni che l'uomo deve oltrepassare. Io penso che i sensi ci aiutano a capire l'essenza delle cose, e sono strettamente legati all'intelletto. Secondo me sensi ed intelletto sono le cose fondamentali per capire la realtà, capire ciò che è vero da ciò che è falso ed essi non portano all'illusione bensì alla verità.
Anche io, come i miei compagni, ero convinto che questo progetto sarebbe stato solo tempo perso ma già dopo il primo incontro ho capito che mi ero sbagliato. Infatti, anche se inizialmente eravamo un pò tutti imbarazzati, abbiamo affrontato un dibattito sul pensiero di Parmenide e sulla filosofia in generale. Abbiamo avuto modo di renderci conto delle nostre difficoltà nel rapportarci con gli altri e grazie ai "Giochi" del prof. Idotta abbiamo capito che anche con un abbraccio si può capire molto di una persona.
RispondiEliminaInizialmente anche io come i miei compagni mi stancavo solo all'idea di dover tornare a scuola il pomeriggio e quindi pensavo che sarebbe stato una perdita di tempo, infatti io mi ero iscritto al corso solo per poter andare al viaggio di istruzione.
RispondiEliminaMa dopo la prima lezione ho capito che in fondo non sarebbe stato tanto noioso, grazie anche al prof.Idotta attraverso i suoi giochetti, infatti lui ci ha fatto capire quanto le persone abbiano difficoltà nel rapportarsi tra loro.
Io non mi sono pentito di aver partecipato al corso perché è stato molto interessante discutere sul pensiero di Parmenide e sul luogo in cui era cresciuto e come questo ha influenzato la sua filosofia.
Il corso pomeridiano di filosofia mi ha insegnato principalmente una cosa :essere i protagonisti è uno dei compiti più difficili che la vita ci pone, ma è anche uno degli obbiettivi più belli che si possano raggiungere.
RispondiEliminaPer essere protagonista devi essere un grande uomo, cioè avere una grande personalità e un forte carattere. Non importa se sei dalla parte del bene o del male, l’importante è che sei grande. Per esempio Hitler :uno scellerato, assassino, feroce, irragionevole ;eppure fu il protagonista di una grande guerra. Riuscii a raggiungere il suo obbiettivo.
In classe eravamo 30 persone circa; una piccolissima comunità rispetto alla grandezza del mondo. Nessuno di noi è riuscito a essere protagonista. Era persino difficile pensare e esprimere la propria opinione anche su argomenti banali ,o meglio, su qualsiasi argomento. Pensiamo di poterci mangiare il mondo ma in realtà non siamo nulla.
Per quanto riguarda l’essere sono d’accordo con l’idea sia di Parmenide che di Eraclito. L’essere è infinito presente, ma allo stesso tempo cambia .Pur essendo sempre gli stessi enti ,siamo in continuo divenire. Secondo me non bisogna vivere la vita attimo per attimo, bisogna sempre guardare al futuro.
Credo che alla mia età si deve iniziare a capire ciò che è la vera realtà. Bisogna iniziare a intraprendere il “viaggio” ,come Parmenide ,verso la dea Dike,anche con un semplice viaggio d’istruzione come il festival della filosofia.
La mia idea è che la verità non si può sapere ,almeno in questa dimensione. Non c’è un limite alla conoscenza, ma solo con una visione più dettagliata del mondo l’uomo può essere felice.
essere stata partecipe all'incontro di filosofia mi ha arricchito molto,soprattutto perché attraverso le domande che ci ha posto ho capito che dobbiamo lavorare molto sui nostri sogni. Siamo stati i protagonisti in quelle due ore,eppure le parole non venivano fuori,non erano scontate,ancora non avevamo le risposte del come dover progettare il nostro futuro. Eppure l'adolescenza è proprio l'età in cui è necessario dover piazzare i pilastri per poter poi dentro il recinto far fiorire il nostro futuro e realizzare i sogni.
RispondiEliminaAbbracciarci mi ha fatto capire che a volte compiamo questo gesto in modo scontato,senza essere consapevoli che dentro quella stretta vi sia l'animo di una persona che si abbandona all'altro. Ho capito che dobbiamo essere maggiormente noi stessi,accettare le nostre difficoltà e i difetti nostri ma anche altrui.
Essere creatori di un futuro in continuo divenire..