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sabato 15 ottobre 2011

Cattiva Maestra Televisione

I Parte
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lascia il tuo commento sul libro letto in classe
"Cattiva Maestea televisione".

42 commenti:

  1. Nel corso del secolo scorso ed in poche parole negli ultimi cinquanta anni, si è registrata una palese rivoluzione mediatica. Infatti nel suddetto periodo ha avuto inizio un processo di veicolo informativo prima inesistente. Oggi si registra l’esagerata amplificazione di tale fenomeno: quotidianamente infiniti messaggi di ogni tipo entrano in modo capillare dentro le nostre case. E’ facilmente intuibile come tutto ciò sia avvenuto e continua a perpetuarsi grazie all’utilizzo di due singole realtà: TV e Internet. La TV ha portato ad una massificazione culturale del mondo intero imponendo in modo non esplicito, modelli di vita, di comportamento, perfino di pensiero. Al giorno d’oggi la TV condiziona fortemente a livello psichico l’osservatore che cerca in ogni modo ad adeguarsi alle regole dettate dalle trasmissioni televisive. Infatti la TV influisce negativamente sulle persone agendo sulla loro psicologia in modo che essi obbediscono pienamente ai modelli trasmessi come se si trattasse di un ordine e chi non lo rispetta viene considerato diverso. Mentre invece chi lo rispetta venie considerato uguale a tanti altri e come tanti altri si comporta e pensa allo stesso modo annullando la propria individualità. Anche la pubblicità oggi condiziona i mercati. Il consumo di alcuni prodotti è sostenuto dagli investimenti pubblici, tant’è che il consumatore è portato a scegliere ciò che i messaggi gli suggeriscono. Sono inoltre ancora attuali ad esempio dibattiti riguardanti l’utilizzo da parte dei bambini di giochi ( video-game) con finalità violente. Infatti alcuni studi hanno messo in evidenza come l’utilizzo di questi giochi si ripercuota sul comportamento. Bisognerebbe quindi a mio avviso dare meno retta a TV e Internet vivendo più liberamente e scegliendo così anche nelle cose più banali con la nostra testa, senza farci condizionare.

    PS. Prof io per applicare ciò che ho detto prima, cioè per dare meno retta a internet e tv, ho cancellato il mio account facebook da pochi giorni..e sto scoprendo che molto di quel tempo che perdevo lì, lo posso utilizzare nel fare cose molto più interessanti che prima non avevo tempo di fare. Spero di resistere per un bel po’ senza tornarci 

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  2. A mio parere, essendo la violenza un qualcosa che attira l'attenzione della gente, sarebbe impossibile eliminarla totalmente dai programmi televisivi senza notare un conseguente e notevole calo d'interesse da parte degli spettatori. Anche notiziari e programmi televisivi propongono continuamente storie e immagini che parlano di violenza, e sono proprio queste ultime ad alzare l'audience. Perciò io propongo, al fine di evitere di esporre i bambini a tutta questa violenza, oltre alla già esistente introduzione di canali appositi per bambini e ragazzi, di tornare alla divisione in fasce orarie che era stata già proposta in precedenza, in tal modo i programmi che interessano i ragazzi verranno proposti soltanto in fasce di tempo ridotte in modo da avvicinare: i ragazzi ad altre attività come, per esempio la lettura, l'arte o la musica e i bambini ad attività che favoriscano l'apprendimento a giochi all'aperto. Propongo anche l'abolizione di determinati programmi che oltre a promuovere la violenza dimostrano una visione distorta della realtà e che per questo portano le nuove generazioni ed in generale chi li segue ad una progressiva perdita dei valori etici fondamentali (programmi tipo beautiful, grande fratello,uomini e donne...). Anche la pubblicità, che ci interrompe mentre stiamo prestando attenzione a qualcosa di interessante, dovrebbe essere se non altro meno assillante nei confronti dello spettatore che viene bombardato continuamente dagli spot che ci vengono proposti migliaia di volte in un giorno e che oltre a farci irritare risultano noiosi!

    Concludo dicendo che, a parere mio, la televisione dovrebbe essere un modo per relazionarsi con gli altri in maniera indiretta, uno dei tanti modi per far sapere agli altri cosa noi pensiamo riguardo a determinati argomenti ed è per questo che dovrebbero esserci dei programmi a tema a cui ogniuno può partecipare attivamente e dire la propria opinione in maniera civile e non come si fa di solito nei programmi già esistenti.

    Questa è la mia idea... l'idea di una persona che non guarda la televisione qindi non so quanto possa essere appropriata! =)

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  3. Premettendo che preferisco i libri alla TV, devo dire che, beh, la violenza è uno dei problemi più grandi della nostra società.
    Non esiste modo di eliminare la violenza dalla TV, qualsiasi cosa si guardi, sia esso in film, un cartone o un qualsiasi altro programma vi è sempre della violenza. Già dai primi anni di vita i bambini si abituano ad essa guardando i cartoni, dove troviamo la continua lotta tra il bene e il male. Proprio per questo penso che la TV difficilmente potrà essere veicolo di educazione. Sono d'accordo con Sofia sulla divisione in fasce orarie, anche se credo servirebbe comunque a poco. Le generazioni che stanno crescendo sono ormai così attaccati ai modi di fare presentati dalle televisioni che difficilmente cambieranno il loro modo di vivere e concepire le cose dopo una semplice divisione in fasce orarie.

    A mio parere, l'unico modo per smettere di essere schiavi di tutta questa violenza, è decidendo di non esserlo, usando quella cosa che si trova nella scatola cranica, che, se non erro, si chiama cervello.
    Alla fine consiglierei a tutti, invece di attaccarsi alla televisione, di leggere un buon libro, di ascoltare della buona musica, o semplicemente di uscire a fare una passeggiata.
    Magari questo non cambierebbe molto le cose, ma sarebbe un passo verso un mondo diverso.

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  4. Mi pare che questo spazio possa essere molto stimolante. Popper sostiene che gli intellettuali hanno una grande responsabilità e che le idee che sostengono e le parole che usano hanno un peso sulla società. Il lingaggio diviene fondamentale: usare un gergo volgare, come avviene sempre più spesso in televisione, ma anche su "certi" libri, può determinare dei comportamenti. La violenza è sempre una via deleteria. Chi la usa è sconfitto in partenza. Popper può ancora dirci molte cose, perché la libertà non è mai una conquista definitiva, essa deve essere una ricerca continua, in cui la responsabilità e il rispetto dell'altro sono le uniche armi ammesse... continuiamo a parlarne...

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  5. Secondo me Karl Popper ha ragione poiché la violenza è molto nota in tv, infatti qualsiasi cosa guardiamo che sia un film o cartoni o reality c’è sempre una forma di violenza. La violenza non può essere eliminata del tutto però questi responsabili della televisione dovrebbero o almeno potrebbero impegnarsi a decrescerla ad esempio iniziando a inventare dei cartoni animanti meno violenti così che i genitori non dovrebbero aver paura di lasciare i propri bambini davanti alla tv . Io penso che la televisione sia uno dei passatempi di tutti, infatti solitamente anche io la guardo ma il più delle volte non trovo niente d’interessante quindi preferisco ascoltare musica o magari leggere un libro. Io credo che ci vorrebbe una legge o un qualcosa che vietasse di trasmettere programmi che comunicano violenza almeno nelle ore di fascia protetta.

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  6. Credo che la violenza più grande recata dalla tv ai telespettatori non sia altro che la "manipolazione del pensiero"; gli uomini vengono sottoposti continuamente a modelli di vita da seguire che impediscono loro di sviluppare un'individualità propria. Il mondo viene presentato dalla TV alla gente, la quale tende a viverlo soltanto per "riflesso" e non cerca più di studiarlo tramite la ragione e l'intelletto. Gli intellettuali hanno un peso fondamentale sulla società, in quanto (a parer mio) sono gli educatori della mente, ovvero coloro i quali ci insegnano a sviluppare il nostro pensiero discostandoci da quello imposto dal sistema. Penso inoltre che il miglior modo per curare questa società non sia eliminare internet né tanto meno la tv, ma piuttosto guardare ciò che ci sta attorno con occhio più critico, distinguendo i falsi miti portati avanti da ciò che invece potrebbe incrementare le nostre conoscenze che saranno,insieme all'esperienza, le basi della nostra personalità.

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  7. Qualche giorno fa è giunta la notizia della morte del Rais Gheddafi. Beh... direi che i produttori i giornalisti e tutti coloro che lavorano nei telegiornale sono degli immorali che non hanno alcun rispetto per la gente che guarda i loro programmi! Immagini e video inumani che segnano la mente... ma di come esse la segnino non si sa... Avrei voglia di dirne di tutti i colori per i giornalisti, GIORNALISTI che accettano di mostrare e commentare tali scene!! Il telegiornale è uno dei programmi davvero preziosi perché permettono di informare la gente il più veloce possibile circa quello che accade nel mondo, ed è questo che fa di noi una civiltà globalizzata: l'informazione. Ma nello stesso tempo, come disse Popper, l'informatore non ha solo il compito di mostrare le cose così come stanno. L'essere informatori implica l'essere educatori, poiché se si è informatore responsabile allora si è educatori, non c'è una giustificazione che regge per i produttori televisivi nelle loro scelte dei programmi. Le immagini, i video resi pubblici dimostrano l'irresponsabilità di coloro che hanno deciso di prendersi il compito di informare. I bambini! Hanno pensato ai bambini?! A come potrebbero reagire difronte a scene che dimostrano di quanta crudeltà è capace l'uomo?!Suppongo di no... Anzi credo che abbiano solo pensato a quanti ascolti avrebbe portato la messa in onda del reale accaduto della morte di Gheddafi. E avevano ragione! La gente è misteriosamente interessata a queste immagini violente. C'è chi non sa nulla dei motivi che hanno portato la Libia alla guerra, però sono così interessati a vedere in che modo il Rais muore. La realtà è che l'uomo è così abituato a vedere scene di violenza che ormai non si impressiona più. Ecco che ciò che disse Popper riguardo alla libertà in questo caso calza perfettamente. La televisione ha un potere enorme di cui nessuno se ne rende conto, addirittura ha il potere di privare della cosa più cara che abbiamo, la liberà. In modo inconscio giornalmente la nostra mente è influenzata dalla Tv. Immagini, parole, discorsi vengono assorbiti da noi e elaborati in un modo che neanche noi ce ne rendiamo conto. Ecco perché chi sta dietro il grande schermo deve attuare un processo di autocoscienza, deve rendersi conto se il modo in cui si esprime danneggia gli altri. La libertà termine là dove inizia quella del nostro vicino. La televisione con la sua vastità di programmi può avere un fine davvero benevole ma come ogni cosa bisogna saperla usare, sia da noi telespettatori in qualità di giudici e sia da parte dei produttori e professionisti televisivi responsabili di quello che passa davanti in nostri occhi.

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  8. Io penso che,come dice Karl Popper,la televisione è un potere immenso e in quanto tale deve essere controllato. La televisione dovrebbe rappresentare un mezzo di informazione e di insegnamento ma purtroppo è diventata un modo per educare alla violenza. Questo perché la violenza ormai prevale su ogni contenuto presentato in qualsiasi programma televisivo e persino nei cartoni animati per i bambini. Credo sia abbastanza difficile eliminare completamente la violenza ma cominciare ad eliminarla dalla televisione è già un passo avanti. È per questo motivo che i responsabili della televisione dovrebbero, secondo me, cercare di presentare programmi più significativi ed educativi che non portino i telespettatori ad avere una visione sbagliata della realtà. Per fare questo bisogna innanzitutto eliminare la visione di alcuni programmi (come il “grande fratello”) che a mio parere non hanno niente da insegnarci e bisogna inoltre creare anche un’istituzione in cui ci siano delle regole da rispettare per evitare che si faccia della televisione una “cattiva maestra”.

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  9. In questa intervista Karl Popper ha pienamente ragione. Infatti, in questi ultimi anni notiamo che molti programmi televisivi sono incentrati sulla violenza. La tv dovrebbe essere un mezzo educativo ma, come sostiene anche K. Popper, è tutto il contrario. Cartoni, film, programmi o qualsiasi altra cosa trasmessa in tv non fanno altro che dare cattivi esempi. Tutto ciò è dannoso soprattutto per i bambini che trascorrono buona parte del loro tempo davanti alla tv crescendo così con valori assolutamente sbagliati. Per questo, penso che le persone impegnate nel campo della tv debbano rendersi conto che la libertà ha un limite, ciò vale a dire che d'ora in poi la televisione non dovrà più essere soltanto una fonte di ricchezza ma una fonte di educazione!

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  10. Secondo me, l'intervista fatta a Karl Popper è molto interessante. Essa infatti verte su degli argomenti a cui in generale non diamo molta importanza come ad esempio: La tv è fatta in modo corretto? Non credo proprio. Infatti, giorno per giorno, notiamo che la violenza aumenta dappertutto, persino nei cartoni animati dedicati ai più piccoli. Come potranno crescere allora? Di certo con dei valori sbagliati e perciò non possiamo limitarci a guardarla in silenzio, dobbiamo dire la nostra opinione e cercare di cambiare le cose, proprio come ha provato a fare Karl Popper!

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  11. "Violenza". Questa parola è ormai all'ordine del giorno come dice giustamente Karl Popper. Infatti la troviamo ovunque, e la cosa più drammatica è che nessuno fa niente per impedirlo. Siamo ormai costretti a vivere in un mondo malato, in cui l'unico obbiettivo è diventare migliori in modo da sopraffare l'altro. Questo è ciò che ci viene insegnato dalla tv e valori come l'educazione e il rispetto per gli altri vengono dimenticati perciò impegniamoci a rendere migliore questo mondo, per noi e per le future generazioni!

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  12. Secondo me Karl Popper ha pienamente ragione perché la televisione comunica troppa violenza e quindi cosi facendo da una cattiva educazione. La cosa però che mi ha maggiormente colpito è quando lui dice che come c’è un ordine per i medici ci dovrebbe essere anche per la televisione; anche perché a seguirla ci sono molti bambini i quali non deve essere istruiti alla violenza .
    È giusto informare le persone su ciò che succede ma questa libertà di comunicare su quello che ci circonda deve essere limita .
    Io penso che il modo migliore per diminuire la violenza in tv sarebbero quello di imporre delle regole abbastanza rigide affinché tutti possano sedersi tranquillamente e guardare ogni programma senza timore.

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  13. In effetti la visione della morte di Gheddafi è stata veramente terribile... e anche io, cara Ilaria, mi chiedo che valore ha mostrare un tale atto di barbarie...

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  14. Io vi proporrei, cari alunni, di comporre tre elenchi: cinque cose che vorrei eliminare dalla televisione che c'è; cinque cose che vorrei conservare; cinque cose che non ci sono ma che io vorrei vedere...

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  15. Guardando questo video in cui Karl Popper esprime il suo disappunto sui messaggi sbagliati trasmessi dalla tv ho notato di essere proprio daccordo con lui. La tv infatti è ormai diventata una "cattiva maestra" che dà valori completamente errati, come ad esempio la violenza. Questa è presente ovunque a partire dai telegiornali, fino ai cartoni animati! Ciò non si può accettare perché non è giusto che i più piccoli siano condannati a una vita sbagliata solo perché l'hanno visto fare in tv. Per questo dobbiamo ribellarci e aiutare la tv a migliorare e a dare a tutti il buon esempio!

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  16. Io condivido pienamente le affermazioni di Karl Popper infatti secondo me la televisione comunica troppa violenza , ma inoltre questa può influenzare persone che magari sono suscettibili come per esempio i bambini . K. Popper infatti definisce la televisione una “ cattiva maestra” perché da una pessima educazione . Secondo me dovremmo seguire il suo esempio è lottare ogni giorno per ottenere un mondo migliore!

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  17. La televisione rappresenta uno degli svaghi principali di tutti gli uomini. Purtroppo però in essa continuano ad esserci sempre più programmi in cui il tema dominante è la violenza. Questo può far si che i telespettatori siano portati a vedere la realtà in modo negativo. Secondo me per evitare ciò si potrebbero attuare varie soluzioni tra cui cercare di condurre programmi evitando la presenza di violenza e creando anche programmi che possono essere istruttivi per adulti e bambini.

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  18. Caro Prof. Vorrei ringraziarla per averci offerto la possibilità di approcciarci alla filosofia facendoci capire che non è qualcosa di astratto ma la ritroviamo in ogni singola cosa. Un filosofo infatti, come lei ci ha ribadito più volte, osserva tutto, anche la tv, cosa che io non credevo perché pensavo non ne avessero il tempo. Grazie a Karl Popper ho avuto un chiarimento. Filosofo non significa divorare libri ma voler migliorare il mondo che ci circonda, perché più studio, più ho modo di ampliare la mia mente e quindi di essere libera di condurre una vita sana, in cui sono io a decidere e nessuno mi obbliga a seguire degli standard dettati da chissà chi! Oggi purtroppo accade proprio questo: Quante sono le persone che veramente non si lasciano condizionare da qualcosa, magari solo perché l'hanno vista o sentita in tv? Credo siano poche e le maggiori vittime sono i bambini, che non avendo esperienze di vita si limitano a seguire degli esempi senza capire se siano buoni o cattivi. Essi infatti passano le giornate a guardare i cartoni coltivando il mito del supereroe o della principessa; un supereroe violento oltre ogni limite e una principessa stupida e materialista! Ma dove sono finiti i valori come l'umiltà, il rispetto, la solidarietà ma soprattutto l'educazione!? Non possiamo trascurarli perché arriveremo al punto in cui spariranno, portando via con sé la civiltà! Non possiamo vivere in un mondo fatto solo di violenza e denaro, un mondo malsano, senza principi. Dobbiamo impedirlo! Ciò non vuol dire sopprimere la libertà altrui ma semplicemente limitarla, impedendogli di sopraffarci fino a voler manipolare tutto e tutti proprio come succede oggi in tv! Riprendiamoci la nostra libertà e i nostri valori e lottiamo affinché essi vengano rispettati! Per quanto riguarda i tre elenchi io vorrei:
    -che sparissero alcuni programmi il cui unico scopo è quello di usare la donna come simbolo di bellezza e stupidità; i reality senza alcuno scopo educativo e senza alcuna censura; gli inviati dei tg che non hanno rispetto x nulla e dimenticano che i lori servizi vanno per onda a pranzo e cena quando la famiglia è riunita e ci sono ANCHE I PIU' PICCOLI!; i cartoni animati di ultima generazione che fanno semplicemente pietà; i programmi di cronaca come "Quarto Grado" che si permettono di ipotizzare, indagare creando piste assurde senza averne alcuna autorità!
    -che venissero conservati quei programmi come "Il Milionario" con cui ho imparato molte cose e reputo molto serio ed educativo; i documentari che ci ricordano che la natura esiste e va rispettata come noi pretendiamo di essere rispettati; e qualche programma divertente per rasserenarci un po'!
    -che venisse introdotta un'ora al giorno per esempio in cui in tv non viene trasmesso nulla per permetterci di dedicarci a qualcos'altro, di ricordare com'era bello riunirsi davanti al camino a chiacchierare un po', a parlare di se stessi e a sognare un mondo migliore!

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  19. Cara Valeria, sono felice che la Filosofia ti appassioni... sono d'accordo con te su molte delle cose che dici. Riguardo all'ultima... noi possiamo scegliere di chiudere TV, PC e cellulare e riprendere a praticare il dialogo... noi proviamo con questo strumento, che ci permette di parlare anche a distanza e fuori dall'aula scolastica. Grazie...

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  20. Vedere questo video è stato sicuramente educativo, poiché mi ha fatto pensare sul grande potere che la TV esercita sulla gente. Sono d’accordo con Katia nell’affermare che essa impone dei veri e propri standard di vita che reprimono l’individualità portando alla massificazione. Essendo la TV un mezzo così potente usata erroneamente ( purtroppo come viene usata) può distruggere, come dice Popper la civiltà. Infatti guardando un qualsiasi programma televisivo assistiamo a scene di violenza, o comunque di comportamenti sbagliati. Questo succede non solo nei telegiornali come ad esempio le scene cruente dell’uccisione di Gheddafi, o nei film ma anche nei cartoni che istigano i bambini sin da piccoli alla violenza. Sono d’accordo con Sofia nel dire che bisogna suddividere la tv in fasce orarie, ma la domanda che sorge spontanea è: si, è vero che la tv trasmette scene violente, ma siccome gli specialisti della tv come li chiama Popper, creano programmi in base ai gusti e alle preferenze della gente, siamo noi che vogliamo tutto questo?

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  21. Cara Stefania, in effetti, Popper, nel suo saggio "Cattiva Maestra Televisione", sostiene che il pubblico vede ciò che propone la televisione... il filosofo pare convinto che se l'offerta divenisse più seria il pubblico sarebbe addirittura più contento... sta di fatto che occorrerebbe provare ad "alzare il livello"...
    Grazie a tutti per la partecipazione a questo blog. Penso che sia importante parlare di certi argomenti, perché ci consente di accrescere lo spirito critico. Ognuno con le proprie idee... ogni contributo è necessario...

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  22. Sono pienamente d'accordo con la visione che ci avete offerto di vedere e capire tante cose di cui magari prima non mi ero resa conto.. è vero! purtroppo la visione della televisione è diventata "una forma di educazione alla violenza" e per questo motivo penso che chi si occupa nel campo della televidìsione potrebbe cercare di diminuire questa forma di violenza, o per lo meno cercare di far vedere dei programmi televisivi in cui un bambino può imparare a crescere sulla buona strada e quindi cercare di migliorare la nostra società... come dice Popper ogni potere soprattutto quello della televisione deve essere controllato perché la televisione può distruggere la civiltà... a mio parere il modo in cui possiamo cercare di diminuire questa forma di violenza è in primo luogo la visione di programmi che evitino scene con comportamenti sbagliati...

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  23. I mass media hanno rivoluzionato davvero l'universo delle comunicazioni trasformando le abitudini e il modo di pensare di molte persone.Da sempre la TV ha un fortissimo potere educativo/diseducativo e bisogna pensare come essa ha intenzione di educare la nuove generazioni con i prodotti che ha a disposizione.Quando trasmette messaggi negativi e rende ingannevole la realtà facendola passare per l'unica esistente,la TV riesce ad influenzare grandissime porzioni di pubblico che possono perdere la capacità di porsi criticamente nei confronti degli eventi,rischiando di pensare e parlare con lo stesso linguaggio dei mass-media.Oggi giorno siamo bombardati dai così detti "programmi spazzatura",dove si dibatte di questioni insulse di fatti privati con toni incivili. Quindi mi domando se la TV serve a svagare le menti o a tenerle impegnate e stordile.Inoltre la televisione ha cominciato a produrre veri e propri modelli di vita che sono diventati esempi da imitare.Infatti basta chiedere ad un ragazzo cosa intende "fare da grande" per sentirsi rispondere che sogna di diventare un attore,un calciatore o velina se è femmina.Questo accade perchè i giovani ingenuamente credono alla falsificazione della realtà e non solo hanno gli stessi gusti ma perseguono gli stessi modelli,valori e obbiettivi presenti nei telefilm americani,nella musica e in tutto ciò che è veicolato dai mass-media.A mio avviso l'unico modo per difendersi per lo spettatore dalla "cattiva maestra" la televisione,è cercare di non comportarsi come una spugna,assorbendo tutto ciò che gli scorre dinanzi agli occhi.Ognuno di noi invece potrebbe coltivare altri hobbies alternativi e lasciare spazio ad attività creative,mantenendo attivi i contatti sociali per prevenire o ridurre gli effetti negativi dovuti all'abuso televisivo.

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  24. Crescere in una società in cui il libero pensiero può dar voce a realtà concrete rappresenta il sogno di tantissime persone e sicuramente sarà stata la necessità alla base di tutti coloro che nel corso della storia hanno lottato dino alla morte per raggiungere l'ardita possibilità di esprimere liberamente ciò che si pensa. Ma come si fa adesso,in un secolo dove tutto sembra ormai superato, ogni sorta di pregiudizio oltrepassata,il libero pensiero ormai un fattore evidente e scontato per ciascuno di noi, come si fa adesso ad essere così meccanicamente condizionati dal punto di vista ideologico e mentale? Come si fa di fronte a tanto progresso,tanta tecnologia, in modo sempre più statico dal punto di vista mentale?
    le priorità di un giovane diciottenne non sono più legate ad attività formative, volte ad attuare un processo di responsabilità e serietà da persona ormai adulta.E tutto questo è da ricollegarsi alla TV, mezzo di comunicazione fin troppo efficace, che purtroppo va oltre i limiti del normale intrattenimento. La TV è diventata ormai uno strumento atto a monopolizzare la mente non soltanto degli adulti, ma purtroppo dei piccoli, che ritrovano in essa il mezzo per star tranquilli e non dare disturbo ai genitori impegnati, magari reduci da giornate di lavoro davvero stancanti. Ma quale educazione riceve il bambino, privato degli stimoli che lo inducono ad essere creativo,lo inducono ad esprimere se stesso nelle maniere più buffe e inaspettate possibili? Fernando Savater, nel suo libro Etica per un figlio, delinea una tappa fondamentale per ognuno di noi;egli afferma:bisogna servirsi delle cose come cose, mabisogna trattare le persone come persone: le cose ci saranno utili in molti aspetti, ma le persone ci daranno qualcosa che nessun oggetto potrà mai darci:l'umanità.
    siamo davvero sicuri che noi siamo perfettamente in grado di discernere e scegliere il giusto uso di tutto quello che la tecnologia ci offre? o meglio, riusciamo a capire he la televisione ci sta trattando proprio come cose? coloro che si occupano infatti di far televisione seguono perfettamente il buon consiglio di Savater, perchè trattano le cose, cioè noi, come cose.
    purtroppo è questo ciò che si evince: un bambino del 21°secolo non è più in grado di esprimere ciò che ha dentro, perchè troppo impegnato a dimostrare ciò che rappresenta un cartone animato; il bambino diventa lo stereotipo del personaggio che,nel semplice e apparentemente insignificante cartone animato,diventa il più forte, pur non rispettando l'altro.
    l'umanità, che non è solo una bella parola,come può essere pretesa dal bambino che crescendo, pur di ottenere ciò che vuole, si disinteressa totalmente delle conseguenze che comporterà al suo compagno di banco?
    i bambini non sono più bambini. il verbo giocare ormai viene associato al semplice videogioco;non si conosce più la vita di gruppo.
    è necessario rieducare i bambini a non vivere come capita: senza il gruppo si vive da soli; vivendo da soli non c'è più confronto. senza il confronto non si conosce più il valore delle responsabilità. e purtroppo senza qualcosa che responsabilizzi il bambino, manca la crescita e l'evoluzione mentale ancora più immobilizzata dalla TV, che fa distrarre e apparentemente rilassa la mente, ormai contrita.
    infine, io credo che l'unica cosa che possa aiutare i bambini, e insieme a loro i ragazzi, sia la formazione. formare il bambino significa sottoporlo a uno sforzo mentale che gli permetta di liberarsi dagli stereotipi acquisiti dai provrammi televisivi, e ache se con difficoltà, provare ad usare un tipo di colore al posto di un altro.
    lo spingerà ad osare, ad azzardare coppie di semplici colori,che un giorno diverranno metodi innovativi di insegnamento,un intervento chirurgico che salverà la vita, strumenti nuovi e innovativi nati dall'improbabile.. bisogna azzardare, perchè questo porta ad essere creativi. e solo la creatività ci rende capaci di grandi cose e contrasta l'immobilità mentale dovuta, in gran parte, alla TV.

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  25. La televisione, nata come un mezzo di comunicazione, sta diventando, giorno dopo giorno, uno strumento diseducativo per la società. La maggior parte dei programmi trasmessi in tv fanno parte della cosiddetta “TV spazzatura”. Giornalmente vengono trasmesse immagini e video di atti di violenza, anche e soprattutto dai telegiornali, i quali dovrebbero informare la gente di un qualsiasi fatto accaduto nel mondo in brevissimo tempo, senza l’utilizzo di immagini crude e violente. La televisione è uno strumento che riveste un ruolo importantissimo nella società moderna. Grazie a essa tutti noi veniamo informati quotidianamente e ciò ci permette di essere una civiltà globalizzata. Inoltre vengono trasmessi molti programmi istruttivi tra cui documentari interessanti, i quali potrebbero esserci molto utili nel campo dello studio, arricchendo le nostre conoscenze e sviluppando la nostra cultura. È pur sempre vero, però, che la televisione trasmette anche molti programmi diseducativi, i quali dovrebbero essere eliminati o perlomeno ridotti. Questi ultimi riscontrano degli effetti negativi particolarmente nei bambini, i quali a causa della loro ingenuità infantile, si lasciano trascinare facilmente nel compiere vari atti di violenza, grandi o piccoli che siano. Karl Popper, nella sua opera “Cattiva Maestra Televisione”, cerca, appunto, di sottolineare i vari difetti presenti all’interno dei programmi televisivi, affermando che bisogna fare un uso corretto di questo mezzo di comunicazione. Personalmente, sono perfettamente d’accordo con Popper, poiché ritengo che sia necessario utilizzare in modo razionale la televisione, e affinché questo avvenga è necessaria la collaborazione non solo di noi telespettatori ma anche dei produttori televisivi. Proporrei, quindi, l’introduzione di una serie di regole da rispettare, nel creare un programma televisivo, le quali eviterebbero la trasmissione di vari atti di violenza.

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  26. Secondo me, Popper ha pienamente ragione nel dire che la televisione danneggia la mente umana. Infatti la maggior parte dei ragazzi di oggi impiega gran parte del proprio tempo libero davanti alla televisione. Aumentano sempre di più i canali e di conseguenza aumentano anche i telespettatori poichè questi ultimi sono incuriositi nel vedere nuovi programmi, e quindi fanno passare in secondo piano o abbandonano del tutto altre attività più educative e riflessive come la lettura di un bel libro, una chiacchierata con gli amici o fare una passeggiata. Io reputo la televisione un fattore di corruzione e di istupidimento perchè ogni bambino come ogni adulto nel guardare troppo tempo la televisione si allontana dalla vita reale ed è per questo che alcuni programmi distolgono la mente dalla vita autentica. Io non la guardo molto ,infatti, ci sono giorni che la apro e dopo pochi minuti la spengo; solitamente io guardo la televisione quando trasmettono il telegiornale poichè è bene essere informati su quello che succede nel mondo anche se esistono altri mezzi di informazione come la gazzetta che leggendo si può approfondire la conoscenza delle notizie. Chi vuol essere milionario è anche un bel programma infatti seguendolo ho imparato cose che disconoscevo prima e ci sono sempre nuove cose da imparare. A mio avviso, la televisione dovrebbe essere più educativa e meno violenta.Osservando alcuni programmi televisivi verrebbe davvero da dire che questo mezzo non solo potrebbe essere inutile, ma persino dannoso. A sostegno di questa tesi potrebbe esserci, anzitutto, la crudezza di alcune immagini. Non mi riferisco solamente ai film, prima della cui trasmissione compare un bollino rosso, ad indicare uno spettacolo inadatto ai minorenni. Mi riferisco anche alle fiction e ai telegiornali, nel corso dei quali, infatti, si assiste spesso a scene di estrema violenza. Ma non sono qui tutti i mali della televisione. Pensiamo per esempio alla superficialità di molti programmi, pensati per far divertire, e fin qui non ci sarebbe niente di male, ma anche certe volte in modo stupido e volgare, magari andando contro la dignità delle persone anziane o in difficoltà, ecc…

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  27. A mio parere la televisione,ormai divenuta un piacere di tutti, influenza specialmente lo sviluppo dei bambini.Sinceramente non guardo molto la televisione;spesso per i molti impegni,ma anche se avessi più tempo a disposizione non credo che ne farei molto uso.Basandomi su quanto ho visto,ho notato come la vita privata delle persone viene detta senza alcun freno inibitorio, e quindi sono arrivata ad una sola conclusione:oggi sembra che la moda più rocorrente sia quella di mostrare..e questo non va per niete bene.Oggi uno dei temi più parlati in tv è la "violenza".
    Per quanto riguarda essa,io penso che è una delle tante cose che bisognerebbe evitare perchè spinge i bambini ad un avvenire non corretto ma specialmente ad essere disinteressati ai telegiornali.Secondo me,arrivati ormai a questo punto,bisogna controllare i propri bambini:non fargli rendere visibile alcuni programmi che non vanno per niente bene e quindi fargli seguire programmi corretti,ma specialmente che possono essere d'aiuto per una buona crescita di questi giovani.
    Concluso dicendo che ognuno di noi prima di accedere alla visione di alcuni programmi deve riflettere su ciò che è veramente utile per vivere correttamente e quindi di essere anche un esempio per arrivare ad un "miglior modo di vivere"!

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  28. Penso che non bisogna demonizzare la televisione. se ben usata, come la tecnologia in generale, può essere un ottimo strumento pedagogico e di comunicazione.... che ne pensate? e riguardo all'elenco del mio intervento precedente?

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  29. Anche a mio parere non bisogna demonizzare la televisione poichè se adeguatamente gestita e dosata,può rappresentare, un ausilio non secondario nell’iter formativo della persona. Programmi di valore etico-civile ed artistico sicuro possono costituire, infatti, ottime occasioni per aiutare i giovani a sviluppare e coltivare un atteggiamento critico e problematico nei confronti della realtà complessa, indecifrabile e sovente insidiosa che abitano.
    Oltre a propugnare e diffondere valori indiscutibili quali la dignità dell’uomo e della donna, la libertà e l’uguaglianza sostanziale, l’amore e l’amicizia, il teleschermo può presentare ed illustrare in maniera assai vivace ed immediata arti e discipline specifiche quali la musica e la scultura, la storia e le storie letterarie, l’archeologia e la filosofia. E' possibile così assistere, nell'intimità (sempre più relativa) delle proprie case, a rappresentazioni storiche di drammi di Racine,Goldoni, ad opere liriche celeberrime,a concerti e balletti che forse pensavamo ci fossero irrimediabilmente sfuggiti,oppure ancora ad interviste a personalità significative del mondo del sapere,ora magari scomparse.E' indubbio inoltre che questo strumento così potente è diffuso abbia recato e rechi importanti benefici alla società post-moderna. Esso può ad esempio mostrare il modo di pensere e di vivere proprio di popolazioni che risiedono in luoghi remoti e difficilmente raggiubgibili.In alcune nazioni,la televisione è stata impiegata per ridurre l'analfabetismo, e nei paesi terzi si è riscontrato che essa costituisce un mezzo assai utile al fine d'insegnare mestieri per i quali non sarebbe disponibile un numero sufficiente d'insegnanti.La televisione -affermò con ironia lungimirante ed amara T.S. Eliot -" è un mezzo d'intrattenimento che permette a milioni di persone di ascoltare la stessa barzelletta, e rimanere ugualmente sole".Fin dal tempo della sua nascita, d'altro canto,la maggioranza degli intellettuali ha espresso dubbi,perplessità e preoccupazioni di varia natura circa gli effeti di questo medium così invasivo e cangiante, descritto da alcuni come una siringa capace di somminstrare al telespettatore tutto ciò che vuole,cementa le idee e alla lunga ci convince che la realtà è quella vista in tv, sta a noi non farci pungere da tale siringa.

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  30. Secondo me la televisione è il più grande strumento di comunicazione esistente al mondo ma oggi come oggi non è sfruttato a dovere, è usato solamente per scopi personali dei capi delle reti pubbliche e private,e propagandistici dai politi. Non ci sono programmi decenti al giorno d'oggi,appena si accende la televisione si vedono solo sciocchezze,niente di istruttivo e utile per tutti,basti pensare che l'altro giorno ho acceso la televisione in una fascia oraria pomeridiana e trasmettevano un cartone, e mi sono meravigliato perché in quel cartone animato per bambini i personaggi dicevano continuamente parolacce che non voglio riscrivere,questa non è uno strumento per il progresso,piano piano sta diventando solamente spazzatura,i documentari e i programmi scientifici sono pochissimi,e la maggior parte è a pagamento. Secondo me bisogna alzare la qualità dei programmi trasmessi,togliere tutte le trasmissioni come "beautiful" e i reality show come "il grande fratello" dove si da l'esempio della più pura stupidità umana. Devono essere inseriti più canali che trattano documentari,e programmi scientifici,programmi controllati che aiutino a crescere e a sapere più cose importanti,le priorità devono essere date a queste cose, alla "cultura" non al regresso, perché solo una persona acculturata va avanti nella vita. Le cose se fossero per me dovrebbero cambiare subito,ma non è così,il più grande strumento di comunicazione a livello mondiale, è posseduto da persone che pensano alle proprie tasche e non all'educazione e alla cultura di tutti.
    "Si può indurre il popolo a seguire una causa, ma non far sì che la capisca."
    [Confucio]
    In questa frase detta da Confucio io rispecchio le mie idee,se verranno trasmessi programmi culturalmente di alto livello e non a pagamento,tutti ne risentiranno di questa cosa,e la cultura generale sarà di un livello più alto,dare un cattivo esempio e sarà seguito da tutti,questo si deve eliminare,i "cattivi esempi".
    Così è come la penso io professore.

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  31. La televisione è uno strumento di comunicazione di massa che noi tutti usiamo quotidianamente e spesso senza controllo. Con la televisione siamo informati di tutto ciò che succede nel mondo e ciò ci permette di essere una civiltà globalizzata. Vengono anche trasmessi molti programmi istruttivi e interessanti come documentari o altri programmi che ci permettono di arricchire la nostra cultura. Purtroppo, nella televisione odierna vengono anche trasmessi moltissimi programmi diseducativi e che mostrano degli atti di violenza. La tv si sta trasformando quindi in “tv spazzatura” e questi programmi, infatti, ne sono la prova. Karl Popper nel suo libro intitolato “cattiva maestra televisione” fa una critica alla televisione poiché è ritenuta da lui come “strumento di violenza”. Popper afferma, infatti, che in televisione sono trasmessi programmi violenti e non di certo utili alla crescita e alla formazione dei bambini ma anche di noi ragazzi. I bambini in particolare, infatti, trascorrono la maggior parte del loro tempo davanti alla tv. E ciò è un male. È un male perché così si creano dei bambini privi di creatività; manca quindi l’evoluzione mentale ormai immobilizzata dalla tv. La tv non è quindi uno strumento per monopolizzare solo gli adulti ma purtroppo anche i bambini. Io, personalmente, sono d’accordo con Popper perché, anche a mio riguardo, la televisione va riformata e usata razionalmente. Secondo me la tv non va “spenta” ma semplicemente utilizzata usando la ragione. Gli specialisti della tv, come li chiama Popper, dovrebbero essere, prima di creare un programma televisivo, informati su quello che stanno facendo. E per far questo bisognerebbe utilizzare una serie di regole da rispettare per creare una tv semplicemente migliore.

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  32. Carissimi, Giusy, Rocco e Angelo... grazie per il vostro intervento. Parlare oggi di televisione è molto utile, siamo un popolo che passa in media quattro ore al giorno davanti alla TV... pensate quante cose potremmo fare se queste quattro ore al giorno le utilizzassimo per affinare i nostri talenti...

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  33. Credo che l'invenzione della televisione abbia inciso nella vita delle persone in maniera notevole, infatti, la sua introduzione,ha rivoluzionato le abitudini di tutti gli esseri umani. Oggi abbiamo a disposizione una vasta scelta di programmi che trattano di ogni singolo argomento, invece inizialmente venivano trasmessi pochi programmi solo in determinate ore . Io penso che la televisione oggi come oggi abbia tanti pregi, ma anche dei difetti. Infatti credo che la maggior parte dei programmi che vengono trasmessi non hanno alcun fine istruttivo ne tanto meno educativo. La maggior parte di questi programmi sono soprattutto dei reality show, e in questi reality sono presenti scene volgari, ed espressioni che non dovrebbero essere visti. Molte volte vengono proposti modelli sbagliati inducendo noi giovani ad assumere comportamenti scorretti. Un'altro aspetto negativo legato alla televisione penso sia la pubblicità,infatti,nella maggior parte dei casi questi spot pubblicitari incitano il pubblico a comprare dei prodotti di cui non avrebbero nemmeno bisogno. Invece l'aspetto positivo legato alla televisione credo che sia la possibilità attraverso il telegiornale di venire a conoscenza di fatti ed eventi che accadono in tutto il mondo. Ritengo infine che nonostante la televisione abbia rivoluzionato il nostro modo di vivere non venga sfruttata nel migliore dei modi. E vero che esistono dei programmi come i telegiornali che riescono ancora a "mantenerla in vita", ma è anche vero che esistono altri programmi che contribuiscono a mandarla in rovina.

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  34. Caro prof secondo me Karl Popper ha pienamente ragione,ci ha lasciato delle riflessioni interessanti sulla televisione.Popper crede che essa sia cattiva maestra nel momento in cui inonda scene di violenza le quali influenzano soprattutto i bambini.Secondo me per evitare tutto questo chi si occupa dei programmi televisivi,dovrebbe evitare di mandare in onda scene di violenza!

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  35. La perdita dei valori è la più grande ferita dell’umanità. Tale ferita è ormai da tempo incurabile e l’umanità si ritrova,come in un sotterraneo, incapace di trovare la botola per uscirne fuori.
    Ai nostri giorni si parla spesso di una società al rovescio, dove si incrimina ciò che è giusto e si esaltano tutti i modelli errati ma mi chiedo come sia possibile condannare qualcosa che noi stessi abbiamo creato. L’uomo quindi è l’artefice di ogni crisi ed ogni declino ma, pur divenendo consapevole di questo, non trova soluzioni ma ne aumenta i danni. Ogni giorno telegiornali e quotidiani ci ricordano il caos in cui viviamo e non c’è telegiornale che non metta in evidenza il nero del mondo anziché il bianco. Non sono una grande amante della TV poiché quando mi ritrovo libera dagli impegni preferisco coltivare le mie passioni leggendo o praticando dello sport ma alcune volte, come ogni cittadino dell’odierna società,mi ritrovo a guardare la televisione studiandone immagini e parole. Ciò che risulta evidente in ogni trasmissione, di qualunque cosa essa tratti, è la violenza. Violenza negli atti umani, violenza nelle parole, nei gesti, nelle situazioni, nei costumi proposti. Violenza nei programmi per bambini, che portano avanti il modello di uomini e donne che si distinguono dagli altri per particolari superpoteri e che da soli possono difendere il mondo. Ma non sono proprio questi programmi ad annientare le lotte dell’uomo per raggiungere la condizione di parità tra i vari uomini ed a variare la concezione dell’unità alla base di ogni affare umano?
    È così che la tecnologia sta diventando non più la più grande scoperta ma la rovina della società. La televisione è l’informatrice prediletta da ogni uomo che,inconsapevole di ciò che subisce, si lascia manipolare assimilando ogni idea proposta dalle varie trasmissioni. Con ciò non intendo affermare che essa non presenti aspetti positivi anche perché ciò sarebbe impossibile in quanto essa stessa nacque con scopi pratici e del tutto ottimistici. Ciò che voglio dire è però che un potere immenso come quello dell’informazione, semplicemente cadendo in cattive mani, è riuscito a contribuire alla crisi mandando a rotoli l’intero pianeta. La TV non è un qualcosa di assolutamente positivo ma, se gestito con cautela, potrà portare l’uomo non più verso modelli di vita negativi che prevedono persone socialmente distaccate tra loro,ma potrà trasmettere l’importanza dei valori umani educando l’uomo al rispetto ed alla non violenza.

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  36. Al giorno d'oggi il tema principale di cui tratta il mondo televisivo è la VIOLENZA. Ormai è lei a dominare la televisione, una TV che tutti noi guardiamo quotidianamente. In ogni programma, film, ma soprattutto nei cartoni animati, si assiste a scene di violenza. Proprio come dice Karl Popper, la TV è una "cattiva maestra" poiché induce la gente che la guarda a compiere in qualche modo violenza, in particolare i bambini. Si, è proprio di loro che ci dobbiamo preoccupare maggiormente! Oltre agli adulti, sono anche i più piccoli a stare ore davanti alla TV, purtroppo. Credo sia normale che i bambini tendano quasi sempre a imitare ciò che vedono e, di certo, i videogiochi e la televisione, persino i programmi per bambini, non li aiutano a crescere con dei principi sani, ma provocano in loro solamente un'adolescenza fatta di violenza e, come ci capita di vedere spesso al telegiornale, di atti di bullismo verso i coetanei. Allora mi chiedo, è questo l'insegnamento e l'educazione che dovrebbe essere data alla nuova generazione? E' davvero questo che vogliamo per il nostro futuro? La verità è che attualmente viviamo in un mondo in cui ognuno fa tutto per convenienza propria, senza pensare quale sia la cosa migliore per la società. Karl Popper, come abbiamo potuto capire dalla sua intervista, è a favore della libertà; afferma, però, che anch'essa ha un limite, nel senso che ogni individuo è libero di fare ciò che ritiene opportuno, di agire secondo le proprie esigenze, di manifestare i propri diritti e le proprie opinioni, ma senza recare danni altrui. Tutti ripetono che siamo in un mondo democratico, ma se l'esempio dato, innanzitutto dalla televisione, è principalmente la violenza, non credo proprio si possa definire la nostra una "democrazia". Molti sostengono che i bambini debbano essere controllati riguardo ai programmi che seguono. A mio parere, è la televisione a dover essere controllata; coloro che se ne occupano dovrebbero inserire, in ogni programma, l'insegnamento dell'umiltà e del rispetto reciproco. Insomma, dove sono finiti questi valori? Esistono ancora? Comunque sia, questo argomento mi ha fatto riflettere molto, ed è stato davvero piacevole discuterne insieme a voi!

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  37. Karl Popper ci ha lasciato delle riflessioni interessanti su quel mezzo straordinariamente efficace, per la diffusione dei messaggi, qual è la televisione.
    La critica di Popper alla televisione si incentra soprattutto sulla violenza presente nei vari programmi, che induce i più giovani e i più deboli ad adottare atteggiamenti antisociali. La televisione, infatti, fa parte dell’ambiente che tutti i giorni i bambini vivono, e proprio per questo è in grado di influenzarli. Una scena di violenza vista in televisione ha la stessa portata condizionante della violenza effettiva che può essere vissuta realmente all’interno delle mura domestiche. Egli descrive le motivazioni che stanno alla base di un prodotto televisivo sempre più scadente. La televisione, da quando è nata, è andata sempre più deteriorandosi: per la difficoltà di realizzare buoni programmi in quantità sufficiente a coprire le ore di trasmissione delle numerose emittenti, e perché, per mantenere la loro audience, le stazioni televisive devono mandare sempre più materia scadente e sensazionale, dove i sapori forti sono rappresentati dalla violenza e dal sensazionalismo.
    I bambini vengono al mondo attrezzati per adempiere al compito di adattarsi al loro ambiente, e per molte ore al giorno il loro ambiente è la televisione. La televisione cambia radicalmente e brutalmente l’ambiente dal quale i bambini traggono i modelli da imitare. Ciò influenza enormemente il processo creativo, perché esso è condizionato dall’ambiente in cui è inserito il soggetto. La creatività dell’individuo, così, può essere incoraggiata o ostacolata rispetto agli stimoli e alle esperienza alle quali è sottoposto nel contesto in cui vive. Il bambino, infatti, per poter giocare e imparare a vivere creativamente, soprattutto nei primi anni di vita, ha bisogno di un ambiente che faciliti il suo sviluppo psico-fisico. Con questo voglio dire che, secondo me, la creatività dei bambini viene a mutarsi parallelamente al cambiamento dell’ambiente in cui vive, ed è per questo che si dovrebbe garantire un ambiente che sia in grado di massimizzare appieno lo sviluppo delle loro facoltà.
    Gli specialisti della televisione, come afferma Popper, hanno un enorme potere, spesso a loro sconosciuto che incide ingentemente sui telespettatori di ogni età. Per avere una televisione più “pulita”, secondo me, bisognerebbe rendere consapevoli questi specialisti proprio del potere (dis)educativo che possiedono nel gestire la tv. Tuttavia coloro che producono televisione affermano di “dover offrire alla gente quello che la gente vuole” e che tale atteggiamento è sostenuto dalle “ragioni della democrazia” ma dare alla gente ciò che la gente vuole non corrisponde affatto all’idea di democrazia, che è stata ed è quella di “far crescere l’educazione generale offrendo a tutti opportunità sempre migliori”.

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  38. La televisione, (dal greco tell ‘’a distanza’’ e dal latino video ’’ vedere ) oggetto inventato il secolo scorso, in pochi anni diventò l principale strumento di informazione, facendo così abbandonare quasi del tutto i vecchi sistemi d’informazione come il giornale e la radio. L’invenzione della televisione è stata una grande invenzione, la televisione infatti in poco tempo riuscì a dare un pò di cultura a tutta la gente. Inizialmente la TV ( abbreviativo di televisione) giovò molto alla popolazione, ma con il passare del tempo si è trasformato in un strumento di controllo psicologico. Ai giorni nostri è difficile trovare in tv un programma educativo, basti pensare ai programmi mandati in onda in prima serata, come Grande Fratello, l’Isola dei Famosi, ma anche semplici programmi comici come zelig e colorado; questi programmi non fanno altro che parlare di violenza, sesso e usano un vocabolario piuttosto volgare. La televisione di oggi è cambiata radicalmente, ha più contro che pro. I bambini ma anche i ragazzi crescendo d’avanti a questa tv, vivono fuori dalla realtà, non escono per seguire i programmi e le telenovele mandati in onda tutti i pomeriggi. Insomma questa tv non sta facendo altro che mandare in rovina il mondo intero. Come dice il filosofo Karl Popper, dopo aver analizzato i programmi e gli effetti sugli spettatori, la tv è diventata ormai un potere incontrollato, capace di immettere nella società grandi dosi di violenza , facendo dei bambini che imitano tutto dei futuri criminali. I grandi media non si interessano dei problemi che può provocare la tv, ma hanno come unico fine l’intrattenimento delle masse. Popper si pone anche il problema di cosa fare per sanare la tv e arriva alla conclusione che ci vorrebbe una sorta di patente pe chi produce i programmi televisivi, ai fini di sanare questa tv che sta accumulando potere che invece potrebbe essere usato a scopi positivi e invece fa condizionare la mente umana, massificandola e tagliando a ciascuno di noi la nostra individualità

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  39. Caro Prof, devo dire che il video di Popper è molto educativo, specialmente per noi giovani. Alcuni sostengono che la TV ha unificato l'Italia per quanto riguarda la lingua, altri invece dicono che è un potente mezzo di persuasione che ha uniformato le nostre abitudini e influenza le nostre scelte. Il più grave problema causato dalla TV moderna è sicuramente la violenza. Essendo la TV sempre presente nella vita del bambino, come una sorta di bambinaia elettronica, è quindi una cattiva maestra. Essa,infatti, influenza i comportamenti del bambino fin dalla nascita. Sono molti i bambini che portano a scuola oggetti suggeriti dalla TV tramite pubblicità, o ripetono frasi, spesso volgari, sentite alla TV imitando i comportamenti dei loro personaggi preferiti. I primi a dare questi esempi sono cartoni come i Simpson, I Griffin, American Dad che usano un linguaggio volgare mostrando scene per niente adatte ai bambini. Perciò, a parer mio, questi dovrebbero esse trasmessi in seconda serata. Altri esempi sono i reality come Il Grande Fratello e Uomini e Donne. Questi programmi non trasmettono nulla di culturale ai giovani e danno cattivi esempi su come vivere la propria vita. Io penso che con un pò di volontà si può prendere il controllo della TV, non dobbiamo dimenticare, infatti, che la TV è come una finestra sul mondo e un mezzo di apprendimento!

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  40. Salve prof..Sono Antonio Romano..Ho visto che state discutendo riguardo al libro Cattiva Maestra e all'intervista fatta a Popper.
    Vorrei prendere parte alla discussione, anche se non più studente del liceo,ma sempre vostro alunno. Premetto che non ho letto il libro, ma da ciò che ho letto sul blog e dal video, ho visto che il discorso è incentrato su quello che è oggi la televisione. Sono d'accordo sul fatto che oggi in televisione si assiste sempre di più a fatti di violenza o volgari.La televisione oggi non educa affatto, anzi "spinge" di più verso la violenza.Basti pensare che già i cartoni o i giochi, che sono indirizzati ai più piccoli, sono incentrati su lotte,armi,violenza in genere. Forse i "potenti" della televisione non sanno che voglia dire civiltà, cosi definita dal filosofo Popper:"lotta CONTRO la violenza",ma come ho detto prima mi sembra che sia tutti l'opposto....dai cartoni alla politica, che dovrebbe dare un esempio di correttezza.. di civiltà, è tutta una lotta..la destra distrugge ciò che ha fatto la sinistra..e viceversa.Invece che cercare di lottare contro la violenza, ne facciamo sempre di più. In televisione si deve cancellare tutto ciò che vada contro la definizione di civiltà e iniziare a educare, a trasmette cultura e giusta informazione. Sono inoltre pienamente d'accordo sul fatto che ogni libertà deve essere limitata. Essere liberi di fare ciò che si vuole, senza un limite,è un altro punto in più alla violenza.

    Ps
    Colgo l'occasione per salutarvi affettuosamente e dirvi che fate sempre cose molto interessanti. A presto Prof..

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  41. Maria Grazia V. 3°AS9 novembre 2011 alle ore 17:23

    Gentile Prof, l'intervista a Karl Popper mi ha molto appassionato. Mi è piaciuto ascoltare le riflessioni di un filosofo contemporaneo che indaga con il suo intelletto per cercare di migliorare il mondo. Riguardo la tv sono d'accordo con lui e con tutti i miei coetanei e compagni di liceo. Il mondo si è ormai ammalato, ha perso i valori più semplici e fondamentali alla base di una vita sana e serena. Il mondo ci viene presentato dai mass media come un luogo invivibile, incivilizzato..come potranno crescere allora i bambini se avranno sempre una concezione negativa del nostro pianeta? Come faranno a rispettarlo? Spero proprio che i produttori televisivi se ne rendano conto e provvedano a migliorare la tv, a far vedere il lato colorato e meraviglioso della nostra Terra!

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  42. Sono lieto che anche gli alunni degli anni precedenti partecipino alla discussione. Grazie, Caro Antonio, è un piacere averti tra noi.

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