Il Giorno della Memoria
Anche in Calabria c'era l'orrore
Il 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, si ricordano le vittime dello sterminio nazista. In questo spazio vogliamo ricordare, accanto al popolo ebraico, anche tutte quelle persone che furono perseguitate per le loro opinioni politiche, il loro orientamento sessuale, la religione, il colore della pelle, l'appartenenza ad un gruppo etnico, una forma di disabilità. Oppositori politici di diverse fazioni, omosessuali, Rom e Sinti, testimoni di Geova, portatori di handicap e malati mentali sono alcuni dei gruppi che il nazismo colpì nel suo progetto di purificazione della razza.
Esisteva anche una "questione zingara" per i nazisti.
Ad Auschwitz c'era un'apposita sezione a loro dedicata: lo Zigeunerlager.
Più di 500mila Rom vennero sterminati .
Anche se l'orrore del campo di Auschwitz e della Shoah ormai è finito, ancora oggi ci sono discriminazioni; che siano di razza, di sesso o di altro. Ancora oggi tutto questo esiste. Ecco, io trovo ciò sconcertante! Ognuno di noi è diverso dall'altro; ognuno di noi è unico nel suo essere; ognuno di noi ha una sua vita; una sua visione di vita. E in questo nessuno può stabilire se quello che si fa o che si è, sia giusto o sbagliato, perché non sappiamo se crediamo e facciamo cose giuste. Però forse è vero che ci sono persone inferiori, sono proprio quelle persone che pensano di essere migliori delle altre. Perché nell'istante in cui si pensa di essere migliore, si diventa la persona peggiore di questo Mondo.
RispondiEliminaL'annientamento dell'altro è il frutto di una grande paura... la distruzione delle diversità, anche in natura, non può portare che all'impoverimento culturale...
RispondiEliminaA volte, professore, vorrei che noi tutti ci ricordassimo di questo avvenimento non solo per un giorno all'anno, bensì per i rimanenti 364. Credo che, con il filmato di oggi, lei, ci abbia ricordato che l'orrore del passato non sia stato sepolto fra le pagine dei libri di storia ma, come si è visto, vive nel cuore di ogni persona che drammaticamente ricorda e commemora le sofferenze altrui. Spero che quanto sia successo, seppure a distanza di settant'nni, ci faccia capire che facendo guerra ad altri paesi o ad altre persone ,solo perché essi presentano diverse posizioni sociali o diverso colore della pelle, sia totalmente inutile: nella guerra vince solo e sempre la violenza. E' da ammirare come il riflesso del terrore di queste popolazioni sia penetrato così a fondo tanto da spingerle a non far guerra con nessuno. Il rispetto che dobbiamo a queste vittime ed alle loro famiglie deve sempre più crescere affinché gli errori fatti in passato non vengano più riproposti nel futuro.
RispondiEliminaCara Gracy, abbiamo il dovere di ricordare ogni giorno, perché quando morirà l'ultimo dei sopravvissuti, molte persone penseranno che la Shoah sia stato un episodio storico lontano nel tempo... e non metteranno in conto che eventi di questo tipo, purtroppo, potrebbero ripetersi. La memoria è l'unico strumento che abbiamo per scongiurare tale terribile possibilità.
RispondiEliminaIl rispetto dei diritti umani è fondamentale per garantire la pace nel mondo. Durante la Seconda Guerra Mondiale si è consumata una delle più grandi violazioni dei diritti umani mai avvenuta nella storia. E' stato violato il diritto alla vita: circa 13 milioni di persone hanno perso la vita nei campi di sterminio. Tutti gli uomini hanno diritto a vivere e nessun uomo può permettersi di negare questo diritto ad un altro individuo. Gli uomini sono tutti uguali, non esistono distinzioni di razze, religione, cultura. Nessun uomo è più importante di un altro uomo. Il fatto che un fanatico abbia deciso di sterminare un popolo intero,e che tutta l'umanità lo abbia assecondato permettendo che tutto l'orrore che si è verificato accadesse, mi fa rabbrividire...è incredibile che l'uomo possa arrivare a compiere cose del genere..cosi disumane!! La storia deve essere maestra di vita, è importante ricordare quanto è accaduto affinché certi errori non si ripetano mai più!
RispondiEliminaBen detto!
RispondiEliminaOgni volta che penso a tutto quello che è successo cerco di immaginare l'orrore, il dolore che si provavano all'interno dei campi di sterminio, ma non sempre ci riesco, perché a volte è difficile anche solo immaginare! Ogni volta che guardo queste immagini, di questi uomini scheletrici, sporchi, senza un'identità, sento una fitta allo stomaco, come una pugnalata...come se una piccolissima parte del dolore che loro hanno provato sia arrivata fino a me.
RispondiEliminaSi parla molto spesso di numeri, perché siamo abituati a parlare di questi uomini come se fossero dei semplici numeri e non a considerarli come esseri umani degni di rispetto!! Questa è una delle cose più brutte: il fatto che anche noi, continuiamo a trattarli come semplici numeri, continuiamo a fingere che essi non abbiamo un'identità! Sarebbe ora di lasciar perdere i numeri e di iniziare a considerare ogni uomo come tale..e ricordare tutti in quanto uomini e non come numeri! Solo così potremo evitare che la storia si ripeta!
Il 27 gennaio( giorno della memoria) è un giorno che mette tanta tristezza perché ci fa ricordare tutte le persone morte ingiustamente. Secondo me la Shoah è un atto abominevole alla quale a volte stento a crederci anche se purtroppo è la dura verità.Il modo con cui sono state uccise tutte quelle persone innocenti è straziante,togliendo loro dignità,forza di andare avanti e speranza prima di compiere il massacro.L'unica cosa che possiamo fare è non dimenticare e cercare in tutti i modi che cose di questo genere non accadano mai più anche se nel mondo purtroppo il razzismo esiste ancora.Tutti abbiamo il diritto e il dovere di ricordare. Ricordare per non negare; ricordare perché la storia insegna; ricordare perché uomini, donne e bambini senza colpa sono stati torturati e portati alla morte.Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a questo. L’indifferenza porta ignoranza e l’ignoranza porta a questi grandi errori.Dobbiamo essere in grado di ascoltare per capire. Ricordare che noi siamo fortunati, perché viviamo in una società che ci permette di essere liberi di pensare e di scegliere per la nostra vita.Credo che il 27 gennaio debba essere proprio questo, un “input” per portarci alla riflessione, al ricordo, alla Memoria.
RispondiEliminaQuesta è stata una delle tante terribili macchie nella storia dell'umanità e trovo che le atrocità commesse siano indecenti e disumane. Non riesco nemmeno a concepire come sia stato possibile torturare e fare esperimenti su persone innocenti e tutto solo per una stupida convinzione.
La shoah è un modo per ricordare gli ebrei, gli omosessuali, gli zingari e i portatori di Handicap morti nella seconda guerra mondiale per la follia di Hitler che diceva che bisognava creare "la razza pura" e riuscendo a convincere tutti i tedeschi a compiere questa folle strage. Già oggi molti dicono che la shoah è solo un'invenzione di coloro che hanno vinto, in quanto chi vince scrive la storia. Ma le prove stanno nei campi di concentramento che ci sono sparsi in tutta Europa. Il 27 gennaio che ricordiamo col nome di Shoah serve a ricordare l'orrore di cui l'uomo è capace.
RispondiEliminaShoah, in ebraico significa distruzione. Le conseguenze sono quindi facilmente immaginabili. Gli ebrei, da secoli sono state vittime di persecuzioni, l’ultimo ed il più grave è quello dei campi nazisti.
Le conseguenze sono state: le torture, l'umiliazione e l'uccisione di milioni di persone innocenti. Tra questi migliaia di donne e bambini, tutto questo per un forte senso di nazionalismo tedesco! Secondo me, caro professore, quel poco tempo passato tutti insieme a discutere e riflettere su questa giornata ha piu valore di altrettanto tempo trascorso a fare normale lezione!
Bisognerebbe ricordare ogni singolo giorno le torture,la sofferenza di queste povere persone, vittime del razzismo; bisogna ricordare per riflettere... riflettere sulla nostra vita, su quali valori l'uomo deve avere per essere felice; uno fra i tanti:l'amore... per quanto mi riguarda io penso che ogni uomo desideri sentirsi amato, accettato dall'altro... proprio in questo momento mi è venuta in mente una canzone molto significativa: PENSA,di Fabrizio Moro. Ascoltandola mi colpisce sempre di più il ritornello:"Semplicemente pensa... prima di sparare pensa, rima di dire, di giudicare, prova a pensare... PENSA... che puoi dcidere tu... resta un attimo soltanto, un'attimo di più, con la testa fra le mani..." La trovo molto significativa perché ognuno di noi se riuscisse a "pensare" a tutte quelle povere vittime del razzismo potrebbe capire e trascmette a sua volta anche agli altri che non bisogna giudicare colui che è diverso da noi, o per il colore della pelle o per altro... ma bisogna semplicemente pensare!!
RispondiEliminaLa Shoah è una delle pagine più agghiaccianti della storia, ripensare con quale atrocità degli uomini hanno annientato la dignità umana, riducendoli ad un semplice numero, un numero la cui eliminazione avvicinava questi uomini all'adempimento del loro abominevole progetto d'odio. L'efferatezza di questi avvenimenti,credo crei intorno a quest'evento un alone come qualcosa di surreale, come se tutto ciò fosse solo una brutta storia o un film d'orrore. Credo che vi sia in noi la tendenza ad estraniarci a tali atrocità, ci sembrano così lontane, o meglio così assurde da non credere possibile che l'uomo sia arrivato a commettere crimini così abietti. Perciò le nuove generazioni hanno l'obbligo di ricordare, di riflettere, affinché tutto ciò non si ripeta più, ma soprattutto perché solo attraverso la riflessione l'uomo può elevarsi, progredire e creare una società migliore, una società che non abbia paura di rapportarsi alla diversità, perché è proprio questa paura, il non voler accettare l'altro che porta l'uomo a simili barbarie.
RispondiElimina<>
RispondiElimina<< Coraggio, figlia mia..tutto passa!>>
sono queste le parole di Elisa Springer, una dei sopravvissuti allo sterminio nazista.
queste furono le ultime parole che Elisa, allora 18enne,sentì proferire coraggiosamente alla madre, prima di partire per rifugiarsi, fin quando le fosse stato possibile, dalla belva nazista.
ricordare la Shoah non deve essere considerata una "abitudine", nè tantomeno deve essere il terreno da smuovere con la vanga per seminarci discorsi su discorsi, spesso, privi di ogni significato.
la Shoah è qualcosa in più del vago ricordo,sempre più lontano, di persone che, in fondo,non abbiamo mai conosciuto. la Shoah racchiude in se stessa qualcosa in più dell'orrore;ha la "fortuna" di possedere, finchè l'ultimo sopravvissuto vivrà, il dono della memoria. Memoria, non nostra, ma rievocare vivo da parte di coloro che hanno vissuto sulla loro carne ogni tipo di derisione,di condizione disumana,di mancanza di dignità, piaghe,percosse, punizioni di ogni sorta, malattie, a causa della sceleratezza umana.la Shoah racchiude in sé la memoria che, come afferma Elisa Springer nel libro Il Silenzio dei Vivi, i sopravvissuti hanno <> ricordare, per testimoniare il tormento della mente e dell'anima, la solitudine e la disperazione per aver perso oltre ai loro cari, anche la loro stessa identità con un numero.
noi non possiamo fare altro che prestare ascolto alle loro testimonianze. ma siamo davvero sicuri che la Shoah,quella dell'anima,dell'indifferenza umana,non stia continuando a ripetersi? non ci sono forse, ancora oggi,violazioni dei diritti umani?
la Shoah dell'indifferenza continua a ripetersi( in Pakistan, nel 2010 sono state 1195 le donne uccise;i giornalisti "giustiziati" per aver tentato di dare informazione al mondo;vi sono perseguitati a causa della religione). la Shoah continua a ripetersi a causa dell'indifferenza.
credo che l'unico strumento che possa far fronte a tutto questo sia cominciare, dal nostro piccolo contesto sociale, ad introdurre una cultura della diversità a partire già dai bambini.allora si che la memoria di coloro che sono sopravvissuti ad eventi tanto tragici, non sarà un semplice "riesumare" ricordi dolorosi, bensì sarà un passo avanti per il rispetto dei diritti umani.
Il 27 gennaio è il giorno dedicato al ricordo della Shoah,lo sterminio di milioni di Ebrei. Uomini,donne e bambini ritenuti inferiori solo perché avevano ideali di vita diversi;vennero privati dei loro diritti e soprattutto della loro libertà. Quello che mi fa più rabbia è che un solo individuo,sia riuscito a rendersi padrone della vita di milioni di persone;molte delle quali riuscivano a far emergere gli aspetti positivi di questo orrore,in quanto tutti quelli che guardavano morire il proprio compagno si ritenevano fortunati,perché dagli insulti e dalle dure fatiche capivano che in essi c'era qualcosa che assomigliava alla felicità.A mio parere la memoria deve essere un comportamento doveroso nei confronti delle future generazioni,alle quali occorre trasmettere la consapevolezza e la conoscenza del passato,affinché questa orribile tragedia non si ripeta più.
RispondiEliminaIl memoriale della Shoah racchiude le pagine più cruente del genocidio degli Ebrei ad opera del nazismo.I vari documenti le diverse testimonianze servono a scongiurare il ripetersi di crimini contro l'umanità e in particolare mi è sempre rimasta impressa un intervista a Nedo Fiano,sopravvissuto alla Shoah,perchè il testimone al tempo del nazismo aveva la mia stessa età quando è stato privato della libertà e al suo posto non so se sarei riuscita a sopravvivere a così tanta crudeltà, al dolore per la perdita dei propri cari e a tanta sofferenza e ingiustizia.Fortunatamente viviamo in una società che ci lascia molto più liberi e non ci chiede di annullarci in suo nome.Non è possibile il ripetersi della Shoah,proprio perchè l'umanità non può tollerare che certe catastrofi possano ancora verificarsi.Tuttavia basta scorrere i giornali per leggervi fatti di cronaca inquietanti, che negli ultimi anni sembrano essersi intensificati non solo in Italia ma in tutta Europa.Questi eventi sono diversi tra loro,ciò che li accomuna è il razzismo.L'emarginazione sprezzante di tutti i "diversi"(omosessuali,drogati,handicappati ecc..)sono questi gli indizi di un atteggiamento di intolleranza e per combattere il sorgere di ideologie violente e disumane è necessario non dimenticare la storia.Un tempo si incolpavano gli Ebrei di difondere il contagio della peste,oggi ci si rivolge contro i meridionali,gli extracomunitari, se la qualità della vita che conduciamo è inferiore alle nostre aspettative.Basti pensare che con la crisi del lavoro molti europei guardano agli immigrati come a concorrenti terribili perchè disposti ad accettare salari inferiori e in ogni cosa attribuiscono loro la colpa di aver rovinato la nostra società ma spesso le cause del degrado non dipendono tanto dalla presenza di extracomunitari quanto da ritardi ed errori delle amministrazioni locali.Su un cumulo di argomentazioni vaghe e menzognere ch eportarono a colpe vere o presunte come queste si formò una delle più terribili catastrofi che l'umanità abbia mai conosciuto:la Shoah.Al giono d'oggi si è sempre diffidenti nei confronti dell'"altro" ossia di chi è diverso dal punto di vista religioso,culturale,linguistico e bisogna rendersi conto che determinati comportamenti che sembrano innocui possono apparire fastidiosi e inopportuni agli altri e perciò dobbiamo rispettare le esigenze altrui.Proprio da qui comincia l'educazione alla legalità per vivere in un ambiente sereno e pacifico.Come dice Nelson Mandela"la libertà non è soltanto spezzare le proprie catene ma anche vivere in modo da rispettare e accrescere la libertà degli altri".L'insieme delle garanzie giuridiche che devono tutelare la vita dell'individuo in ogni società sono "i diritti umani".Il cammino verso la tolleranza e la giustizia è stato lungo e per secoli ha superato lotte sanguinose continue che portarono ad affermare i diritti inalienabili dell'uomo.Purtroppo la maggior parte degli uomini vive in paesi in cui tali diritti non vengono rispettati.Pensiamo allo sfruttamento dei minori,milioni di bambini sono costretti a lavorare,o pensiamo a quanti sono i bambini soldati che sono stati privati della loro infanzia perchè costretti a combattere in guerra,per non dimenticare poi le tante donne in Afghanistan sotto il regime Talebano che sono state sostrettte ad indossare soffocanti burqa e subire violenze.Sarebbe ingenuo pensare che in nome di un ideale si possano modificare in breve tempo i comportamenti radicali nelle diverse culture( come la pena di morte)ma l'importante è credere in quei diritti essenziali come quello all'uguaglianza,alla libertà alla vita che grazie all'aiuto di organizzazioni come l'ONU garantiscono in ogni parte del mondo che gli essere umani vedano riconosciuta la loro dignità.
RispondiEliminaE’ bene ricordare perché l’orrore assoluto del nostro tempo,la tragedia della Shoah non si ripeta, perché i diritti umani delle minoranze, degli esclusi, degli ultimi,degli “altri”,di tutti noi,non siano più una variabile dipendente della storia.
RispondiEliminaRicordare Auschwitz significa commemorare la Shoah, i forni crematori,la pianificazione di uno sterminio di massa in nome di una folle ideologia,della persecuzione di chiunque era considerato diverso per razza,religione,idee politiche,tendenze sessuali.
Il ricordare comporta la presa di coscienza che tutto ciò non sarebbe potuto accadere, se molti non fossero rimasti immobili e indifferenti a guardare.
La memoria e la storia sono le uniche forze che possono opporsi agli errori degli uomini per evitarne la ripetizione.
Il ricordo non deve mai abbandonarci anche se siamo figli di una società che ci consente di vivere liberi di pensare e di agire. Restare ,oggi, indifferenti,vorrebbe dire legittimare atti efferati del nostro passato.
La memoria storica si ripropone nella lotta pacifista e non violenta ,per non dimenticare,per estendere i diritti di giustizia, libertà e uguaglianza a chi ne è escluso, al fine di proteggere, tutelare ed emancipare le persone più deboli e permettere ad ogni essere umano di raggiungere il suo diritto alla felicità.
Bruno Fimmanò
Il 27 gennaio giorno della memoria e una data che noi ricordiamo con molto dolore perché sono state uccise moltissime persone innocenti, tra le quali donne, uomini e soprattutto bambini e anziani... Questa giornata che noi commmemoriamo ci serve per ricordare le atrocità che sono perpetrate nel passato e soprattutto per evitare che accadano ancora fatti del genere. Io penzo che il tempo tempo dedicato a vedere il video sulla Shoah è stato molto utile: ci ha fatto riflettere e pensare a quanto può essere crudele l'uomo!
RispondiEliminaDurante la seconda guerra mondiale si è commesso il crimine più efferato della storia dell’umanità : la Shoah,ossia l’ annientamento della comunità ebraica. Alle vittime di questa tragica vicenda si aggiungono anche zingari, malati di mente, handicappati, Testimoni di Geova, omosessuali e oppositori politici. Insomma tutti quelli che inquinavano la razza ariana, la razza pura per eccellenza. Per una stupida convinzione ,essi dovettero abbandonare le loro case, i loro Paesi,le loro famiglie, rinunciare ai propri sogni,ma soprattutto alla loro vita. Dovettero privarsi di tutto ciò per lavorare come schiavi,in condizioni disumane , per essere uccisi per un si o per un no. E non si può fare a meno di pensare ai tanti bambini annientati senza pietà, strappati dalle braccia delle loro madri per finire nelle camere a gas o nei forni crematori ,dopo essere stati vittime di esperimenti. Tutto ciò è al dir poco sconcertante.Non riesco a capire come l’uomo sia potuto arrivare a tutto questo ,come abbia potuto mettere in pratica le folli idee di Hitler e come nessuno abbia mosso un dito per fermare tale scempio. E’ vergognoso inoltre,che un ragazzo tedesco su cinque non sappia cosa sia la Shoah e cosa si commemori il 27 gennaio, ed è vergognoso che ancora oggi esistano forme di discriminazione , che si combattano guerre, che la donna venga maltrattata e i bambini sfruttati, anziché mandati a scuola. Per questo penso che,grandi e piccoli, abbiamo il dovere di ricordare e riflettere sugli avvenimenti tragici accaduti, proprio per non ricadere nello stesso orribile errore ,e tutti noi dovremmo impegnarci per costruire una società sempre migliore,senza pregiudizi,ma soprattutto più pacifica.
RispondiEliminaIl video che abbiamo visto ci ha fatto riflettere e capire fin dove può arrivare la crudeltà degli uomini. Uomini che non si sono fermati nemmeno davanti all'innocenza di un bambino . Secondo me è molto importante ricordare quello che è stato un vero e proprio sterminio umanano per evitare che si possa ripetere di nuovo!
RispondiEliminaIl 27 gennaio è un giorno che tutti ricordiamo con grande dolore poiché hanno perso la vita migliaia di persone solo perché erano Ebrei. Seconde me il video che abbiamo visto era molto interessante e inoltre ci ha fatto capire che la crudeltà umana non ha limiti. Quindi non solo il 27 gennaio ma ogni giorno si dovrebbe ricordare il passato per avere sia un presente che un futuro migliore!
RispondiEliminaIl 27 Gennaio 1945 finì l’incubo di milioni di ebrei, che per anni vennero sterminati nei campi di sterminio nazisti. Gli ebrei, gli handicappati, gli omosessuali, i malati mentali, tutta gente considerata differente che venne privata di qualsiasi diritto umano! Gli è stato strappato con orrore il diritto alla vita, il dono più grande che ogni uomo possa ricevere. Milioni di persone come noi, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, persero ingiustamente la vita a causa di stupide convinzioni di vari dittatori, tra cui Adolf Hitler. Gli uomini sono tutti uguali, senza alcuna distinzione di razza, sesso, religione o colore della pelle. È incredibile pensare fino a che punto l’uomo è riuscito a spingersi e quali terribili azioni ha compiuto senza nessun ripensamento o senso di colpa. Il tempo continua a scorrere velocemente, e i pochi sopravvissuti a questa strage diminuiscono sempre più. È un nostro dovere ricordare l’orrore di quegli anni. Non è giusto dimenticare o seppellire questa tragedia tra i vari libri di storia. Dobbiamo ricordare e far conoscere anche alle future generazioni quanto è accaduto, nella speranza, che certi crimini contro l’umanità, non verranno più commessi da nessun altro uomo!
RispondiEliminaDa diversi anni, il 27 gennaio si celebra il giorno della memoria, per ricordare un passato che purtroppo ci è appartenuto affinché sia possibile comprendere il presente e far sì che il futuro sia migliore. Questo giorno è appunto chiamato della “memoria” perché tutti noi abbiamo l’obbligo di ricordare quest’orrore non solo per proteggere noi stessi da eventuali errori futuri ma per ricordare i martiri, le percosse, le lacrime e la paura delle persone che hanno vissuto questa esperienza in prima persona. Il 27 gennaio però non deve essere una semplice riesumazione di dolori atroci, ma anche un mezzo per insegnare alle nuove generazione la tolleranza, il rispetto altrui e i diritti umani, in modo tale che non esista più la parola “diverso” o “inferiore” perché siamo tutti esseri umani!
RispondiEliminaCaro professore,
RispondiEliminapenso che tutti quanti sappiano cos'è la Shoah, quali sono le atrocità compiute dai nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, quali sono le sofferenze che tanta gente innocente ha dovuto sopportare. Penso, insomma, che tutti quanti sappiano quello che ricordiamo il 27 gennaio di ogni anno. Non sono, invece, sicuro che tutti sappiano perchè ricordiamo. La memoria, di per sè, non ha alcun valore se è poi astratta dalla vita reale e dal quotidiano. Non ha alcun senso, a mio parere, commentare in un blog o esternare in qualsiasi altro modo la propria "indignazione" se poi, per strada, si schernisce il ragazzo bulgaro o quello omosessuale o comunque ce ne si tiene a distanza. Vorrei ribadire un pensiero che ho letto da un mio conoscente su facebook: il 27 gennaio può essere il giorno della memoria, ma rischia anche di essere quello dell'ipocrisia se quello che ricordiamo non è poi rapportato alla realtà e alla quotidianità. Penso che non si possa parlare di Shoah senza parlare delle guerre alle quali assistiamo ancora oggi, senza parlare delle innumerevoli violazioni dei diritti umani che ancora oggi vengono compiute.
Penso anche, però, che ognuno debba cercare di cogliere, dentro di sè, qual è la vera tragedia della shoah: quella del pregiudizio, oltre a quella dello sterminio fisico. Penso, professore, che un silenzio non è, dunque, sempre sintomo di indifferenza, che un mare calmo possa celare correnti tumultuose.
E' difficile parlare di tale avvenimento. Si ha paura di dire cose inutili o di essere troppo banali... Non si sa trovare un senso all'orrore di quei nefasti anni... Incredibile la crudeltà del genere umano! La vergogna provata è enorme! Purtroppo se ne parla sempre meno della Shoah forse per scaricarci dai sensi di colpa, poiché ricordare un tale orrore ci carica di una grande responsabilità, quella di impegnarci ogni giorno ad ostacolare il possibile ripetersi di un simile orrore, perché anche se gli anni passano la natura umana non cambia, uomini crudeli ce ne saranno sempre e noi cittadini civili e colti di tutto il mondo abbiamo il dovere di sorreggere il genere umano su valori ben fondati e su quei diritti umani indispensabili per la sopravvivenza dell'uomo.
RispondiEliminaÈ importante ricordare la shoa poiché è lo sterminio più duro e crudele che la storia umana si è trovato di fronte; in questo avvenimento storico hanno perso la vita moltissime persone innocenti la cui colpa era solo la propria diversità... il video che abbiamo guardato è stato molto significativo, poiché ci ha portato a riflettere, a pensare a che punto arrivava la crudeltà umana, ed è importante farlo ricordare anche alle generazioni future, poiché anche queste pensino e riflettano...
RispondiEliminaLa shoah è lo sterminio più duro e crudele che la storia umana si è trovato difronte; in questo avvenimento storico non sono morti solo ebrei ma anche omosessuali e italiani...tutto questo solo perchè erano "diversi". Il più grande sterminio della storia è avvenuto per la follia di Hitler che diceva che bisognava creare "la razza pura" riuscendo a convincere tutti i tedeschi a compiere questa folle strage. Comunque bisogna parlare di questa tappa buia della storia, pur ricordandola con rabbia e amarezza, per evitare che un episodio del genere accada di nuovo in futuro.
RispondiEliminaLo sterminio degli Ebrei è stata un'azione sconsiderata fatta da un uomo a mio parere folle, e i metodi utilizzati rafforzano ancor più la mia opinione: la mentalità di allora era razzista, e purtroppo vi sono delle evoluzioni di questo modo di pensare anche oggi. Ora i razzisti preferiscono picchiare le persone a loro parere "diverse", mentre allora vi erano modi come la camera a gas o i forni o anche lavori pesanti e poco cibo. I discriminati erano Ebrei, omosessuali, persone di colore, stranieri, diversamente abili e malati di mente. Solo i tedeschi puri, secondo quella mentalità, erano degni di vivere bene, mentre gli altri popoli erano costretti all'ignoranza. Oggi invece le discriminazioni sono più frequenti e per motivi sempre più banali; spesso anche nelle scuole tra classi diverse ci si picchia e anche si sente troppo spesso parlare di torture fatte da bande di ragazzi ad altri ragazzi. Tutto ciò si potrebbe ripetere…
RispondiElimina« Quando arriva la conoscenza, arriva anche la memoria » inizio con questa citazione di Gustav Meyrink per affermare che la memoria permette all’uomo di prendere conoscenza degli errori del passato e di agire in un modo più giusto, che tuteli la dignità della persona e i diritti di quest’ultima.
RispondiEliminaLa Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio "Giorno della Memoria", al fine di ricordare l’orrore del passato e soprattutto la mancanza di una coscienza che ha determinato lo sterminio nazista, la nascita della Shoah, delle leggi razziali, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei, la mancanza dei diritti umani.
Ricordare gli errori e gli orrori commessi nel passato non è solo responsabilità di un’ istituzione, ma è soprattutto un dovere morale per ogni uomo e per ogni donna. Solo così c’è speranza per un futuro di pace, di concordia tra tutte le genti. “Perché chi sa non dimentichi e chi non sa impari a conoscere”. Non bisogna fare mai della Storia un argomento passato e senza futuro, non bisogna lasciarsi condizionare e scoraggiare da un mondo volutamente ottuso e fuorviante, bisogna cercare sempre la verità, pretendere sempre la giustizia ed essere per primi noi stessi i più giusti possibili perché ognuno di noi da sempre possiede all’interno del proprio animo una coscienza interiore che come una bussola dirige ogni uomo verso la giusta strada, verso un giusto atteggiamento nei confronti del nostro prossimo.. non si capisce però il motivo per cui molti uomini scelgono di ignorare quella vocina interiore e deviare da quella via della legge morale di cui tutti i filosofi parlano. Eppure se a quei tempi molti uomini non fossero stati sordi alla voce della propria coscienza e plagiati da stupide teorie razziali forse si sarebbe potuta evitare la strage di milioni di innocenti, padri di famiglia, semplici operai e soprattutto si sarebbe potuta tutelare la dignità dell’uomo. Siamo uomini e abbiamo tutti gli stessi diritti non esiste una razza superiore né tanto meno una inferiore.
Il 27 Gennaio è una giornata memorabile perché viene ricordato lo sterminio di milioni di ebrei, vittime di una ideologia razzista. È importante, ché tutte le generazioni siano a conoscenza delle atrocità subite da un intero popolo, ma anche da zingari, handicappati, omosessuali, privati della loro dignità e trattati come cose inutili, inanimate e, peggio ancora, come cavie. È orribile pensare come un uomo possa fare questo a un suo simile, è triste pensare come un uomo non provi compassione nell'incrociare lo sguardo di esseri indifesi. Ma è ancora peggio accettare come da un uomo possa dipendere il destino di milioni di altri uomini. Mi auguro che le testimonianze che ogni anno si rivivono diano alle generazioni future lo stimolo per una coesione pacifica tra gli uomini indipendentemente dalle ideologie religiose, gli orientamenti sessuali, i difetti fisici e le diverse etnie.
RispondiEliminaProfessore, sappiamo tutti che il 27 gennaio è una data che ricordiamo molto bene con dolore, e guardando questo video ci ha fatto capire la cattiveria dell'uomo uccidendo ingiustamente molte persone. Secondo me tutto ciò, è stato una terribile storia nei confronti dell'umanità e credo che ci serve a ricordare la crudeltà che ci è stata nel passato ed evitare che accada in fututo
RispondiEliminaLa Shoah è lo sterminio sistematico e programmato di milioni di Ebrei, colpevoli soltanto di esistere. Tutti siamo al corrente di questo disumano avvenimento, tutti sappiamo la crudeltà con il quale uomini come noi, gente apparentemente comune, ha organizzato una carneficina simile. Ricordare rappresenta un antidoto all'antisemitismo, all'intolleranza ed alla violenza che, pur essendo a volte marginali o insignificanti, devono essere troncate sul nascere. Riannodare l'esile filo della memoria è un rimedio per fare in modo che questo scempio non accada più. Basta memorizzare cifre, immagini, documenti e testimonianze precise per evitare che la spietata malvagità degli uomini dia la caccia ai malati negli ospedali, ai bambini, agli handicappati, agli uomini e alle donne, alla gioventù di paesi interi, per bruciarli vivi, per avvelenarli nei gas. Ma ciò che fa più rabbia e anche paura è che questa "tribù selvaggia" non era composta da strambi e incomprensibili extraterresti arrivati da un pianeta lontano: era un corpo statale, scelto e selezionato, della nazione che per tutto il Seicento e l'Ottocento aveva ispirato la cultura europea e che ora dava a quella "tribù" la piena copertura morale e materiale per compiere questo incredibile scempio. Bisogna quindi riflettere sul fatto che questo raptus sterminatore potrebbe ripetersi se noi stessi continuiamo ad infiammare atteggiamenti razzisti nei confronti di immigrati, extracomunitari, nei confronti dei "diversi". Le pagine di cronaca sono ormai strapiene e colme di atteggiamenti di razzismo. Siamo ancora in tempo per cambiare questi modi di fare, non dimenticando che i valori cardini che costituiscono i pilastri e le fondamenta di qualsiasi società civile sono il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, non trascurando i diritti delle persone appartenenti alle minoranze. Stare insieme nel rispetto reciproco rappresenta un fondamento di pace e di civiltà. Occorre evitare qualsiasi forma incontrollata di nazionalismo, ricercando ad ogni costo il nemico o rifiutando il diverso. In tal senso la giornata della memoria deve rappresentare un'attenta riflessione su ogni tipo di discriminazione e di razzismo di ieri e di oggi. Per cui è importante vigilare che ogni forma di antisemitismo e xenofobia indebolisca e logori una convivenza civile.
RispondiEliminaCaro prof.
RispondiEliminaA modo mio dico che ricordare lo sterminio degli Ebrei nei lager nazisti non mi suscita solo orrore, né compassione, non mi fa solo sentire fortunato, mi fa ragionare e mi fa riflettere e soprattutto ricordare perché un popolo che non ricorda è anche un popolo senza futuro che rischia di commettere sempre gli stessi errori. Quando vedo filmati o documentari sulla Shoah, la mia unica domanda è:" Com'è riuscito l'uomo a fare tutto questo, come può essere stato così crudele?" In quei campi accadevano cose orribili. L'obiettivo dei nazisti era annientare gli Ebrei, sia come razza, sia come singole persone...e riuscirono nel loro intento, perché anche i superstiti vissero o penso vivono disperati e colpiti nell'anima per tutta la vita.
Caro Enzo, ti rispondo con Platone:
RispondiElimina"L’anima, dunque, poiché immortale e più volte rinata, avendo veduto il mondo di qua e quello dell’Ade, in una parola tutte quante le cose, non c’è nulla che non abbia appreso. Non v’è, dunque, da stupirsi se può fare riemergere alla mente ciò che prima conosceva della virtù e di tutto il resto. Poiché, d’altra parte, la natura tutta è imparentata con se stessa e l’anima ha tutto appreso, nulla impedisce che l’anima, ricordando (ricordo che gli uomini chiamano apprendimento) una sola cosa, trovi da sé tutte le altre, quando uno sia coraggioso e infaticabile nella ricerca. Sì, cercare ed apprendere sono, nel loro complesso, reminiscenza [anamnesi]! Non dobbiamo dunque affidarci al ragionamento eristico: ci renderebbe pigri ed esso suona dolce solo alle orecchie della gente senza vigore; il nostro, invece, rende operosi e tutti dediti alla ricerca; convinto d’essere nel vero, desidero cercare con te cosa sia virtù"
(Platone, Menone, 79e-82b, in Opere complete, vol. V, pp. 275-79.)
Purtroppo o per fortuna, nessuno di noi sa realmente che cosa sia stata la Shoah, quindi il ricordo è un cercare di capire e di imparare insieme. Il tuo intervento mi ha consentito di citare Platone, di riflettere ulteriormente sul mio impegno per la memoria e se tu non lo avessi fatto non mi sarei ricordato di questo bellissimo passo filosofico, il quale mi dà ancora speranza sulla bellezza dell'essere umano... grazie
Non riesco a capacitarmi di come l’uomo “tanto civilizzato” non sia stato e non sia tutt’ora null’altro che una bestia. È assurdo concepire come azioni e pensieri di tale crudeltà possano far parte della natura umana. Le manie di grandezza ci hanno portato ad annullare la dignità dell’altro solo perché “diverso”. Ma diverso da chi? Diverso da cosa?
RispondiEliminaOgnuno di noi è unico proprio perché diverso da tutti gli altri e, per questo motivo, secondo me, è perfetto nella propria imperfezione.
Il 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, viene ricordato come La Giornata della memoria. Una memoria che non è mai neutra. Non è mai vuota retorica. Perché mette in discussione ciò che sappiamo di noi e del nostro passato. Perché attraverso il ricordo vediamo la nostra vita presente e immaginiamo il futuro. Perché un popolo che non ricorda è anche un popolo senza futuro che rischia di commettere sempre gli stessi errori. Sorgono allora delle domande: perché dobbiamo ricordare? E che cosa bisogna ricordare?
Bisogna ricordare il Male nelle sue estreme efferatezze e conoscerlo bene anche quando si presenta in forme apparentemente innocue: quando si pensa che uno straniero, o un diverso da noi, e' un Nemico si pongono le premesse di una catena al cui termine, scrive Levi, c'e' il Lager, il campo di sterminio.
Scrive primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere e necessario”, perché infatti è impossibile per noi comprende le sofferenze e la paura che affliggevano l’animo di quelle persone, strappate dalla loro quotidianità per essere catapultate in una realtà talmente disumana da avere come unica via di salvezza quasi sempre la morte. Confrontarsi con le sofferenze degli altri, però, non vuol dire annullare il valore di se stessi, ma esaltarlo in un’umanità che coinvolge tutto il proprio mondo, quello personale e quello che ci circonda. Significa dare un significato giusto e meditato di se stessi e degli altri.
Conoscere, ricordare, trasmettere alle generazioni future il passato, è un dovere verso i milioni di ebrei “passati per il camino”, verso gli zingari, figli di mille patrie e di nessuna, I testimoni di Geova, gli omosessuali e verso i mille e mille fiori violentati, calpestati e immolati al vento dell'assurdo; come scrisse Elisa Springer, “è un dovere verso tutte quelle stelle dell'universo che il male del mondo ha voluto spegnere”.
Una delle pagine più nere che la storia dell’umanità possa ricordare è senz’altro l’annientamento del popolo ebreo, avvenuto durante la seconda guerra mondiale, ad opera della follia razziale di Hitler e dei suoi alleati. E’ bene precisare, però, che questa tragedia non ha riguardato solamente gli ebrei ma anche coloro che, da parte dei nazisti, venivano considerati “diversi”: malati mentali, omosessuali, zingari … Pensare a come degli uomini siano stati capaci di agire in modo così spietato e feroce nei confronti di altri è raccapricciante. Immaginare come un essere umano non si sia fermato nemmeno di fronte ad un tenero e indifeso viso di un bambino è qualcosa di spaventoso. Il massacro di milioni di vite, la distruzione di intere famiglie e di persone innocenti trucidate senza alcuno scrupolo è davvero orribile ma, purtroppo, reale. Il 27 gennaio 1945 segnò la fine di una lunga e terribile shoah, durante la quale a molti uomini gli fu strappato il sorriso, la libertà, la dignità … la vita! Dunque, questo è un giorno nel quale tutti noi ricordiamo con dolore quanto accaduto in passato. Fortunatamente oggi viviamo in una società basata essenzialmente sui diritti umani, ma anche rimembrare quelle oscenità può essere utile affinché tutto ciò non ricapiti più e perché rimanga solo un brutto episodio lontano da noi. Ricordare è indispensabile poiché serve a farci capire quanto sia importante il rispetto altrui!
RispondiEliminail 900 è stato un secolo inquieto sotto l'aspetto culturale, ma anche un secolo di dittature di violenza praticata freddamente e aspramente. con il termine shoah viene indicato e ricordato lo sterminio degli ebrei, significa "disastro" "catastrofe", inoltre vengono indicate azioni criminali che attraverso insiemi di azioni complesse sono finalizzate alla distruzione di gruppi etnici, nazionali come gli ebrei. gli ebrei al tempo della seconda guerra mondiale sono stati massacrati dalla follia nazista, rinchiusi e uccisi nei campi di sterminio tedeschi, voluti da Hitler, il quale il suo scopo era quello dell'anniettamento delle razze inferiori (ebrei) che avevano contaminato la purezza germanica. la follia violenta dei tedeschi non era basata solo contro gli ebrei, ma anche contro zingari, testimoni di geova, prigionieri di guerra, omosessuali, portatori di handicap ecc.. nomi come Auschwitz, Birkenau sono ancora impressi nella mente di molte persone, luoghi dove era spietata l'oppressione, il dolore e la sofferenza.
RispondiEliminaqueste dolorose esperienze sono note in molte testimonianze che cercano di far conoscere le tragiche avventure subite dagli ebrei, testimonianze che però rischiano di sbiadire difronte al passare del tempo e alla vita frenetica. soprattutto noi giovani rischiamo di perdere la memoria, ma a mio parere tenendo vivo il ricordo possiamo cercare di evitare che quanto accaduto in passato possa ripetersi. per questo motivo, è stata istituita la "giornata della memoria", il 27 gennaio, in cui ricordiamo appunto l'olocausto e quanto l'uomo possa essere crudele nello spezzare vite nella loro freschezza, e nel mezzo dei loro progetti, speranze, desideri. a mio parere non bisogna ricordare tutto questo solo il 27 gennaio ma cercare di ricordare tutti i giorni quanto accaduto affinchè continuiamo a vivere in una società basata sui diritti umani..
La Shoah è una della vicende più vergognose della storia umana. Il Giorno della memoria che celebriamo ogni 27 Gennaio serve per non farci dimenticare tutti gli atti orribili compiuti dai nazisti. Per non farci dimenticare le atrocità che hanno dovuto subire tutte quelle persone innocenti accusate di essere "diverse, inferiori" a causa del diverso colore di pelle, dalla "razza di appartenenza", dal tipo di orientamento religioso, ecc.. Il fanatismo e il disprezzo di una persona nei confronti di altre persone, che ha portato alla distruzione ed al massacro di milioni di esseri umani. Noi tutti dovremmo ricordare questa tragedia, e trasmetterla anche alle generazioni future, perché così potremo far capire a chi verrà dopo di noi che la dignità delle altre persone non va offesa o sminuita attraverso l'odio verso altre persone che sono "diverse da noi solo per il colore della pelle e per la razza a cui si appartiene".
RispondiEliminaE' vergognoso notare come con quasi disinteresse, come fosse una vicenda che nn ci ha proprio coinvolto, oggi si parla di ciò che di più crudele la storia ci ha riservato negli ultimi decenni. Un vero e proprio genocidio, causato appunto dalle "diversità" etniche o religiose. E' inaccetabile considerare che l'unica distinzione fra gli uomini all'interno dei campi di concentramento fosse il numero tatuato sulla loro pelle, che segnava perfino sulle braccia dei bambini, lo svanire della speranza. Il giorno della memoria deve perciò essere un evento commemorativo che valga come monito a noi future generazioni perchè mai più si ripeta quanto accaduto negli anni precedenti, è quindi importante conoscere per non permettere più di violare le libertà e i diritti di ogni singolo uomo.
RispondiEliminaRitrovandomi a riflettere sugli avvenimenti che giornalmente hanno animato e distrutto, fatto crescere e maturare ma anche sbagliare il genere umano, rimango sbalordita di fronte all’impotenza degli uomini.
RispondiEliminaParlare di Shoah distende su ogni discussione un velo di tristezza e rimorsi. La brutalità e la freddezza con cui eventi di questa portata contrassegnavano la realtà del 900 è stupefacente.
Tanti sono gli interrogativi che mi pongo. Perché per fermare tutto ciò ci è voluto così tanto tempo? Perché nessuno si è ribellato prima? Perché un uomo si comporta come una bestia? A cosa ci serve la ragione? Ad architettare vari metodi di sterminio e sofferenza? Perché non si riesce a creare un’armonia tra gli uomini anziché classificarli in gruppi secondo razza,religione o quant’altro?
Sarebbe bello parlare di 'uomo' per definire qualsiasi individuo senza soffermarci a specificare se sia bianco o nero, musulmano o cattolico, ebreo o tedesco. L’impossibilità di rendere realtà queste fragili speranze rende appunto impotente l’uomo. I nostri orizzonti sono talmente limitati da portarci a classificare tutto ciò che vediamo minimamente differente da noi come “diverso”. Di questo diverso abbiamo anche paura, forse perché temiamo che possa essere migliore di noi.
Ecco un motivo per cui i tedeschi sterminarono gli ebrei, ecco perché definirli inferiori: per paura che potessero essere migliori. Nascondevano le loro azioni dietro delle parole. Illudevano i prigionieri con frasi come “Il lavoro rende liberi”; ma liberi di fare cosa? Di morire? I tedeschi dimenticarono però che le parole possono crollare svelando tutto quello che nascondono. Adesso che conosciamo ciò che esse nascondevano, perché continuiamo a nasconderci anche noi?
Episodi di terrore come lo sterminio degli ebrei imprimono nella mia mente la volontà di ricordare. Spero che ognuno di noi riesca a ricordare ogni giorno tale genocidio mantenendo viva la speranza che nessuno mai ricadrà su quegli stessi errori.
Quando sento Shoah mi viene in mente la poesia "Se questo è un uomo" di Primo Levi. Questa poesia infatti ci fa riflettere sulle terribili torture cui erano sottoposi gli Ebrei durante la II guerra mondiale, erano considerati numeri e privati dei capelli. Ma sono soprattutto le ultime strofe a colpirmi:
RispondiElimina"Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi,alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli".
Infatti è proprio questo che dobbiamo fare affinché queste crudeltà non si ripetano più, non dobbiamo rimanere indifferenti difronte a ciò che è successo ma dobbiamo raccontare... e soltanto in questo modo eviteremo di dimenticare!
La Shoap è stato di sicuro l'avenimento più drammatico che abbia colpito la storia dell'uomo, nessun fenomeno naturale, nessuno scontro armato aveva mai causato così tante vittime. Parliamo di vittime innocenti, vittime della pazzia di un uomo e di molti uomini che hanno appoggiato, e mai ostacolato le sue scelte omicida. Nessuna pietà, donne, bambini e anziani costretti a divenire spettatori passivi della propria vita! Privati di ogni dignità e costretti a subire atroci sofferenze, per poi morire senza una degna sepoltura. Il 27 gennaio è il giorno della memoria, ma secondo me è sempre tempo di ricordare; tante testimoniaze, in particolare a me ha colpito il film "Il bambino col pigiama a righe", ci fanno capire che è importante che quanto accaduto non si ripeta! Mai abbassare la guardia perchè purtroppo esiste ancora tanta gente che loda le azioni del nazismo... E tutto questo mi fa davvero paura! spero solo che le anime dei morti sotto la shoap riposino in pace e preghino affinchè la mente dell'uomo non si lasci trascinare dalle manie di onnipotenza divina.
RispondiElimina"più conosco gli uomini più amo le bestie" -Socrate.
RispondiEliminaLa shoah non è stata altro che una delle tante manifestazioni della crudeltà umana. L'uomo nei campi di concentramento e di sterminio non ha fatto altro che umiliare se stesso. La dignità è la cosa più preziosa che accomuna la razza umana e in questa occasione è stata calpestata, per questo motivo la responsabilità di questi avvenimenti non deve essere attribuita ad un popolo in particolare ma all'umanità intera che grazie al ricordo deve far sì che stragi come questa non si verifichino mai più.
Il giorno della memoria è l’occasione per fermarsi un attimo a riflettere sulle atrocità causate dall’odio dell’uomo. Non bisogna dimenticare o addirittura non sapere, perché non conoscere offre la possibilità che questo accada di nuovo. Abbiamo dunque il dovere di vigilare perché l’uomo non torni ad essere una bestia. Trovo sconcertante quindi che esistano gruppi come gli Skinhead o i Naziskin che ostentano simboli e atteggiamenti ricalcanti su quelli dei nazisti,come se quei sei milioni di ebrei fossero morti invano, e si arrivi addirittura a negare la gravità dei genocidi del passato, quasi a giustificarli; ciò è gravissimo e spesso si appoggia all’ignoranza dei fatti storici oltre che a una penosa chiusura al nuovo e al diverso che sono la maggiori occasioni di arricchimento che l’uomo conosca.
RispondiEliminaCaro Professore,
RispondiEliminainizialmente non credevo fosse utile postare qui un mio commento riguardante la Shoah, per questo avevo rigettato apertamente la possibilità di esporre il mio pensiero, ma poi dietro sua insistenza o forse perchè ho ritenuto sia un argomento che ci riguarda molto da vicino, ho deciso di dare anch'io la mia opinione. Non è assolutamente facile parlare del più tragico evento che ha colpito l'umanità. E' assolutamente inspiegabile come una cerchia limitata di persone possa aver avuto "il potere" di decidere le sorti di milioni e milioni di persone, di decidere come, quando e perchè giustiziare ebrei, zingari e oppositori politici. Gli interrogativi sorgono spontaneamente; Come è possibile che l'uomo possa aver fatto tutto questo? Se fossi vissuto in quel periodo avrei voluto avere la possibilità di incarnarmi nella testa delle persone di potere per vedere se avessero dei sentimenti, cosa provassero nel pensare ai bambini che venivano separati dai genitori con delle promesse di ritrovo in tempi brevi. Tutto questo, e molto altro, non può essere spiegato razionalmente. alla base di tutto ci deve essere un principio di follia che domina la mente umana. Tutto questo ha avuto influenze sul passato, sul presente, come testimonia il fatto che stiamo tutti qui a parlarne, e certamente sono convinto che ne avrà senza dubbio anche in futuro. E' necessario che le prossime generazioni educhino i propri figli, che li aiutino a possedere una conoscenza di fondo necessaria in modo tale da evitare di ripercorrere le gesta e la crudeltà di persone che hanno contrassegnato definitivamente la coscienza umana.
il giorno della memoria, appunto noi tutti dobbiamo ricordare.. tener vivo nella nostra mente quel duro e così crudele sterminio dell uomo "diverso" da colui che era "superiore" in modo che oltre al fatto che non si verifichi più una crudeltà del genere, serva anche a ricordare tutte le vittime innocenti che furono sterminate senza un motivo.. questa è la vera crudeltà dell uomo.
RispondiEliminaCaro Angelo L. esprimere un nostro parere, parlare di un argomento... è la via migliore per comprendere realmente ciò che è accaduto e sono felice che tu partecipi a questo confronto..
RispondiEliminaÈ molto triste ricordare ciò che è accaduto ma ciò non vuol dire che dobbiamo dimenticare. È una dura realtà che appartiene all’intera umanità. Tutto è accaduto perché alcune persone innocenti furono accusate di essere diverse... diverse dalla “razza ariana”, la razza perfetta, e appartenenti a una “razza inferiore”. Ogni anno consideriamo il 27 gennaio come giornata della memoria proprio per non dimenticare quali atrocità è riuscito a compiere l’uomo. Tuttavia la Shoah, secondo me, non va ricordata solo per lo sterminio ma anche per il pregiudizio. I pregiudizi che c’erano allora non erano solo nei confronti degli ebrei, ma anche per handicappati, zingari e omosessuali. Pregiudizi che ancora oggi sono presenti nell’uomo “moderno”. Basta pensare ai ragazzi di minoranze etniche o omosessuali che vengono giudicati diversi o addirittura picchiati e scherniti per strada ogni giorno ancora oggi. Per questo credo che purtroppo ancora oggi i pregiudizi sono presenti nell’uomo. Proprio quei pregiudizi che hanno portato l’uomo a compiere genocidi, atti di razzismo, e stermini. Spero perciò che l’uomo riesca a riflettere su tutto quello che è accaduto in passato per evitare che riaccada in futuro e capire che gli uomini sono tutti uguali senza distinzioni di sesso, razza o colore della pelle!
RispondiEliminaSecondo me il video che ci hanno fatto vedere a scuola è stato molto utile e soprattutto interessante per farci ricordare il giorno della memoria. A mio parere questo giorno della memoria non dovrebbe essere ricordato soltanto il 27 gennaio, ma tutti i giorni dell’anno perché noi non ci dovremmo mai dimenticare di tutti i maltrattamenti che hanno subito gli ebrei e tutte le altre popolazione del resto del mondo. Guardando quel video ho provato un senso di rabbia verso le guardie che non avevano nessuna discriminazione nei confronti delle donne, dei vecchi e dei bambini e nello stesso tempo una sensazione di dispiacere vedendo i maltrattamenti che subivano le persone. Mi auguro che una cosa del genere non si ripeterà un’altra volta per il resto dell’umanità.
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