Cari Alunni di IVAs, dopo aver discusso su questo tema in classe, in seguito allo studio di San Tommaso, potremmo aprire un forum e cercare di coinvolgere anche altri studenti... Considerare l'embrione come persona fin dal concepimento significa compiere un passo che ha delle implicazioni rilevanti in molti ambiti. Proponiamo due differenti visioni... voi quale abbracciate... perché?
Nel movimento teleologico e auto programmato dell’embrione verso più compiuti stati corporei e psichici di umanità, ( vi è ) la regia di una forma immanente, presente sin dall’inizio e che presiede all’intero processo. Nel lessico della tradizione classica a tale forma si assegna il nome di anima. (…) sin dall’istante del concepimento ( è ) presente una forma/anima spirituale, non soltanto vegetativa e “animale”. Essendo il processo teleologico di sviluppo dell’embrione manifestamente indirizzato alla pienezza dell’essere persona, l’intero processo si intende meglio nella sua unità se sin dall’inizio opera un principio spirituale costruttivo e formale. ( V. Possenti )
Quello relativo all’inizio di una “persona” come quello della sua fine ( è ) un problema filosofico e concettuale, che deve essere risolto tenendo opportunamente conto delle migliori conoscenze scientifiche disponibili ed adeguandosi ad esse. In questo senso, in quanto scienziati ed operatori del settore, noi informiamo che le recenti conoscenza ( … ) portano a dire che “prima” del 14° giorno della fecondazione è da escludersi che l’embrione abbia “vita personale” o sia “persona”. Non è nostro compito stabilire con precisione quando ciò avvenga, ma certamente non avviene al momento della fecondazione, bensì in un momento successivo ad essa. (documento degli scienziati con Rita Levi Montalcini )
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