(Ada
Murolo è nata a Palizzi, sulla costa ionica della Calabria, nel
1949. Laureata in Lettere classiche, ha insegnato Italiano, Latino e
Greco a Trieste, Mantova, reggio Calabria e Roma, dove vive dal
1992.)
"Ho
nuotato sott’acqua per incontrarti. Ma tu conosci solo la
superficie. Che fatica inutile. Come sono stata ridicola! Ne sono
ancora mortificata."Ada
Murolo, nuotando con tenacia nel mare dei ricordi, scopre, nel suo
primo romanzo, e fa riconoscere al lettore, il gusto della ricerca
della propria identità. Il
mare di Palizzi è
un cammino letterario, il quale non intende “insegnare”, ma
“partecipare” un sentire altro, singolare e femminile. Ada Murolo
“condivide” l’esito di un viaggio nella Calabria interiore e
sommersa. Un percorso che le consente di riaccendere non solo la
memoria dei personaggi del suo romanzo, ma la coscienza collettiva di
un popolo, che per troppo tempo ha vissuto in superficie, timoroso,
forse, di non valere abbastanza per far conoscere le proprie
“storie”."Che
cosa siamo noi, se non una memoria? […] Le rondini volano a stormi
dai loro nidi nascosti sotto le grondaie della stazione verso mete
vicine, verso la chiesa, gli alberi alti, i buchi tra i mattoni delle
case, disegnando nel cielo nere grafie."Ada
Murolo, come rondine, ritorna a Palizzi e vi ricostruisce il nido
abbandonato. Allontana l’oblio e narra la vita, con una parola
dolce, a volte nostalgica, che non lascia sopito l’umorismo e che
mai diviene sarcasmo. Usa la parola come se giocasse, riuscendo a
rendere leggera anche una visita al cimitero o le lacrime sul volto
delle donne antiche di Calabria, i cui gesti lenti assumono la forza
del mito."Nel
silenzio spalancato sulle stanze calettate dalla luce delle persiane,
le donne di casa trascorrevano le giornate con rassegnata lentezza."I
“quadri” di Ada Murolo generano un romanzo composito, che
potrebbe essere letto come una serie di racconti: ogni capitolo
conserva la forza della compiutezza e nello stesso tempo è
indispensabile allo svolgimento dell’intera trama, la quale può
essere riassunta in questa breve sentenza dell’autrice:"Cercando
ossessivamente la verità e le sue sfaccettature, scrutando oltre le
apparenze […] finalmente ho capito: la realtà è
deserto."L’affermazione
non è nichilista, ma evidenzia che tutto ciò che non viene
raccontato non esiste. Adesso, grazie ad Ada Murolo, Palizzi è più
reale…
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