tag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post7738096972482026854..comments2023-05-13T11:35:10.504+02:00Comments on La Bottega del Tentativo : Eguaglianza e libertàfrancescohttp://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comBlogger136125tag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-32759907152280203982013-06-01T15:28:22.366+02:002013-06-01T15:28:22.366+02:00Se tutto ciò che proviene dalla ragione è vero...
...Se tutto ciò che proviene dalla ragione è vero...<br />se l'uomo è un essere razionale che cerca di spiegare tutto ciò che può avere una spiegazione...<br />se pensare è un processo razionale...<br />se le fate sono frutto di un pensiero...<br />allora le fate esistono...<br />Se, come dice Popper, tutto ciò che proviene dal mondo 3 condizione il mondo 1... anche le fate potrebbero condizionare il mondo 1... e avere una realtà negli effetti che producono...<br />Ah... fede e fiducia... hanno la stessa origine razionale, sia da un punto di vista linguistico sia da un punto di vista ontologico...<br /><br />francescohttps://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-14824317659001933362013-05-30T18:06:55.275+02:002013-05-30T18:06:55.275+02:00Avere fede, o meglio, aver fiducia nella ragione n...Avere fede, o meglio, aver fiducia nella ragione non significa voler spiegare tutto. Semplicemente significa voler spiegare razionalmente ciò che logicamente e realmente ha una spiegazione. Il tentativo di porsi come obiettivo della ragione quello di dover spiegare cose inspiegabili è l’errore metafisico criticato e poi allo stesso tempo compiuto da Heidegger. La fiducia nella ragione non può essere mai un condizionamento. “ Cogito ergo sum” diceva Cartesio. La ragione è proprio quella facoltà che ci permette di pensare. Il fatto che io pensi, significa dunque due cose essenzialmente. Che io sono, esisto, e che io penso, possiedo cioè la ragione. Mettendola in questi termini non mi resterebbe altro che dire che queste sono la sola e unica realtà. Volendo andare oltre invece, ma sempre cercando di proseguire in maniera razionale, è molto più probabile che esistano tutte le cose che provengono dalla ragione, dato che quest’ultima, come detto prima, è l’unica cosa insieme all’io ad esistere. E’ molto meno probabile invece che esistano le cose che provengono da dio, dalle fate o dagli elfi dato che non sappiamo se queste cose esistano concretamente. Il mio dunque non era un tentativo di voler spiegare ogni cosa, niente affatto. Laddove non vi è una spiegazione razionale la ragione deve fermarsi, altrimenti non è più ragione ma è appunto immaginazione, invenzione, condizionamento. Riprendendo Spinoza, credersi liberi non vuol dire esserlo. Commettere l’errore di credersi liberi al di fuori della ragione è forse l’errore più comune che noi esseri umani facciamo e al quale, forse anche per la nostra natura, diamo certezza ontologica e rifugio alla nostra limitatezza.Francesco M. 5 Bnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-64609634136828134422013-05-28T23:05:30.303+02:002013-05-28T23:05:30.303+02:00Il libro Eguaglianza e Libertà di Bobbio mi ha pos...Il libro Eguaglianza e Libertà di Bobbio mi ha posto alcune riflessioni su cui ho portato la mia attenzione. Particolarmente in Bobbio mi ha soddisfatto e fatto riflettere l'ideale di eguaglianza. Ho capito infatti che l'eguaglianza presuppone sempre un confronto e dunque un rapporto con l'altro. Inoltre, ciò l'ho potuto riscontrare nella vita di tutti i giorni riuscendo a capire che effettivamente alcuni comportamenti diversi in delle situazioni analoghe non sempre portano a delle ingiustizie e quindi a delle disuguaglianze. Anzi, molto spesso proprio questi atteggiamenti differenti sono indice di una riflessione più profonda e di una analisi più approfondita dei problemi. Tante volte ho ritenuto che bisogna usare un metro di giudizio o un comportamento eguale con tutti, ma ora ho capito che mi sbagliavo. Bobbio mi ha insegnato che l'eguaglianza deriva dall'impegno a confrontarsi con gli altri e al portare avanti senza presunzione le proprie visioni. Se questo atteggiamento fosse utilizzato dalla maggior parte di noi, credo che si possano avere dei risultati, sia sul piano umano che non, molto grandi. Ciò ci permetterebbe di poter capire meglio l'altro, del perchè si comporta in una determinata maniera piuttosto che in un'altra. Paradossalmente l'applicare questo metodo di eguaglianza potrebbe anche diventare la prima spinta verso una libertà nuova. La libertà di scrutare l'uomo e la natura insieme all'altro. Altro che diventa compagno di viaggio della tua stessa vita. Diventa cioè un protagonista attivo del cambiamento e non mai un impedimento ad esso.Lucia N. 5Bnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-36416667494226787392013-05-28T22:06:46.778+02:002013-05-28T22:06:46.778+02:00Cara Grazia... c'è un tempo per tutto. Sono d&...Cara Grazia... c'è un tempo per tutto. Sono d'accordo che un cattivo studente possa diventare un buon professionista, se comprende che si può essere d'aiuto agli altri lavorando duro e senza barare. Già saper scrivere per poter meglio esprimere il proprio parere e farsi comprendere è un passo importante. Sono d'accordo che i giovani hanno tanta energia, ed è per questo che la devono veicolare verso ciò che è utile a loro e alla società. Non sono convinto che tutti i giovani, solo perché tali, sono più favorevoli al cambiamento e non sempre il cambiamento è una cosa positiva... non c'è età per comprendere e imparare... a tutte le età si può e si deve essere studenti... ma per diventare "maestri" occorre fatica e lavoro... chi è indifferente è sempre in didfetto...francescohttps://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-17423246385767528782013-05-28T21:58:24.187+02:002013-05-28T21:58:24.187+02:00E se questa fede nella ragione fosse anch'essa...E se questa fede nella ragione fosse anch'essa un condizionamento? chi lodice che chi crede in Dio o nelle fate e negli elfi non sia più libero di chi cerca di spiegare ogni cosa? Anche le cose che spiegazione non ne hanno? e chi lo dice che è vero solo quello a cui perveniamo con la ragione?... questa è una mia provocazione... prendila per ciò che è...<br />Diritto... direzione... chi dà la giusta direzione? La ragione? la fede? la via è lunga e piena di insidie... e il linguaggio di Bobbio è quello che deve essere, ricco e complesso, articolato... e spesso oscuro... proprio come la vita...francescohttps://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-79549969536356421112013-05-28T21:52:49.928+02:002013-05-28T21:52:49.928+02:00Tutti possono e devono aspirare al meglio... la ri...Tutti possono e devono aspirare al meglio... la ricchezza non è una prerogativa indispensabile... lo è l'impegno quotidiano e il duro lavoro...francescohttps://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-81738068737504888532013-05-28T16:30:23.707+02:002013-05-28T16:30:23.707+02:00Solo arrivando alle considerazioni conclusive si p...Solo arrivando alle considerazioni conclusive si può comprendere il messaggio Bobbio vuole dare ai suoi lettori. Il libro Eguaglianza e Libertà si chiude con un messaggio di speranza verso i lettori. Ma sappiamo, che i valori di una vita che dovrebbero essere rispettati molto spesso non vengono rispettati. Nel 1948 venne promulgata la Costituzione che affermava i diritti e i doveri dei cittadini, ma nonostante questo punto di riferimento sia gli uomini politici che i singoli cittadini continuano a violare giornalmente principi che sono sanciti in quel documento. Questi principi sono tante volte quelli di eguaglianza e libertà. Bobbio si propone di dare delle risposte anche a questo problema affermando però che non esiste una società di liberi ed eguali. Egli effettivamente non ha torto anche perchè i più vari tentativi di creare queste condizioni sociali hanno portato nella storia a delle inutili utopie( Marx ) o a delle gravissime degenerazioni come i totalitarismi del novecento. Nella società odierna avvengono altre ostruzioni e impedimenti ad essere liberi ed eguali. Anzi, capita che noi stessi ci nascondiamo e magari ci alieniamo in qualcuno o qualcosa per paura di dover affrontare alcune questioni che invece riguardano da vicino il nostro quotidiano. Per questo tendiamo a portare avanti il nostro interesse, a nascondere il nostro potenziale e magari a rinunciare a delle opportunità che significherebbero progresso per noi e per la collettività. Tuttavia, penso che Bobbio ci abbia insegnato come fare. Bisogna essere ottimisti e pensare che ogni singolo individuo può fare molto affinchè i diritti non vengano calpestati cos' come in passato e per molti aspetti ancora oggi succede.Valentina 5Bnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-36739313294712088762013-05-26T23:02:23.076+02:002013-05-26T23:02:23.076+02:00Essere liberi significa dunque porsi l’obiettivo d...Essere liberi significa dunque porsi l’obiettivo del vivere eticamente, secondo dei principi che sono puramente razionali. Non si può essere liberi al di fuori della ragione. Tutto ciò che non è razionale finisce inevitabilmente per condizionarci. Esso ci indurrà di conseguenza all’illusione di credere che siamo liberi. Ritengo quindi che l’unica libertà a cui l’uomo può aspirare è quella di raggiungere, attraverso la ragione, un grado sempre più alto e massimo di libertà, che possa garantire e permettere alla più ampia fascia di uomini e categorie di poter vivere dignitosamente la propria vita. Anche per questo scienze come la filosofia e la politica hanno un ruolo fondamentale nel teorizzare e realizzare una società sempre più giusta. Ciò orientato costantemente verso la promozione del diritto, intendendo per questo l’accezione più possibile ampia e complessa del termine.Francesco M. 5 Bnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-58378015815834220722013-05-26T23:01:20.960+02:002013-05-26T23:01:20.960+02:00Ho trovato il libro di Bobbio molto complesso ma a...Ho trovato il libro di Bobbio molto complesso ma allo stesso tempo altrettanto stimolante. Difatti, la difficoltà di “Eguaglianza e Libertà” è per me riscontrabile nel linguaggio e nello stile di Bobbio, forse troppo tecnico e in alcuni casi arduo da comprendere. Gli ideali di libertà ed eguaglianza delineati da Bobbio nell’opera sono di per sé complicati, ma il fatto che l’autore li affronti secondo un’ottica puramente tecnica e filosofica mi ha procurato dei dubbi e delle incertezze. Dubbi e incertezze che ho chiarito tramite le spiegazioni e attraverso una mia riflessione personale. Non nascondo però che molti aspetti del libro risultano di non facile comprensione proprio per l’elevatezza sia stilistica che tematica dell’opera. Tuttavia sono riuscito ad elaborare una mia personale considerazione sull’idea di libertà e di eguaglianza, anche alla luce della riflessione operata da Bobbio. La libertà intesa alla maniera di Bobbio, ossia delle varie forme di libertà, è una libertà specifica, che varia cioè a seconda degli ambiti in cui essa viene circoscritta e argomentata. Libertà negativa e positiva riguarda la società, libertà di agire e di volere riguarda il pensiero, “libertà da” e “libertà di” l’aspetto del vivere quotidiano, limitato, a differenza della libertà negativa, dalle norme giuridiche. Proprio per questo, capire cosa sia la libertà, attraverso l’opera di Bobbio è molto difficile. Penso infatti che se si chiedesse alla gente comune che cosa essa intende per libertà, nella maggior parte dei casi questa alluderà a sentimenti, ad affetti, a sensazioni o emozioni che vive in relazione ai rapporti familiari, di amicizia o anche di semplice conoscenza o lavoro. Non si soffermeranno di certo sui diversi tipi di libertà e sulle diverse circostanze in cui si può essere più o meno libero. Proprio per questo l’unica critica che mi sentirei di fare nei confronti di Bobbio è che la sua è un’opera di grande espressione culturale ma è troppo lontana da chi, stanco e spazzato dalla crisi economica cerca risposte di dignità e di una nuova possibile libertà. Forse, mi sentirei di dire che la libertà in senso assoluto non esiste e che anzi essa rappresenti una delle più grandi, se non la più grande, delle illusioni umane. Penso che in merito abbia ragione uno dei filosofi che studiandolo mi ha segnato molto di più rispetto ad altri. Mi sto riferendo a Baruch Spinoza. Pur essendo un razionalista Spinoza più volte ribadì che la libertà è una grande illusione, poiché l’uomo essendo limitato non potrà mai aspirare alla pienezza della libertà. L’uomo infatti, è soggetto agli affetti e alle passioni e di conseguenza è condizionato nelle scelte. Condizionamento a cui l’uomo può fuggire solamente con l’uso della ragione. Ma il problema principale della libertà in Spinoza non viene risolto in quanto lo stesso Spinoza è consapevole che non tutti gli uomini usano la ragione e che pertanto essi si ingannano nel credersi liberi. Nonostante ciò Spinoza portò avanti quello che per me è il vero senso dell’ideale libertà. Ossia non abbassare mai la testa di fronte a qualsiasi tentativo di ostacolare il progresso della ragione e della conoscenza, il diritto a pensarla diversamente e il dovere di creare le condizioni tali affinché questo avvenga per la maggior parte delle persone. Spinoza portò avanti tutto ciò attraverso il suo esempio di vita, rifiutando il superfluo, ricercando continuamente l’Etica e liberandosi da ogni pregiudizio e da ogni futile immaginazione. Francesco M. 5 Bnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-15524575985216835362013-05-26T19:09:44.973+02:002013-05-26T19:09:44.973+02:00Il libro di Bobbio "Eguaglianza e Libertà&quo...Il libro di Bobbio "Eguaglianza e Libertà" è una sintesi perfetta di quanto effettivamente sia difficile attuare la libertà nella nostra società come anche in quella passata. Spesso infatti, il concetto di libertà è anche legato alla struttura o al tipo di società in cui si vive. Per esempio, credo che siano diverse le richieste o la necessità di libertà tra una società chiusa e una aperta, intendendo per queste quelle descritte da Popper. In una società chiusa si avrà quasi sempre la necessità di non sentirsi "troppo uguale" all'altro e quindi di non poter opporsi ad un potere tribale e alle volte gerarchico. Ciò avviene anche per le società comuniste teorizzate da Marx, e di questo Bobbio ne fa una critica decisa. Nelle società aperte invece, l'ottica della ricerca della libertà sembra essere vana, perchè si pensa che effettivamente in questo tipo di società, che è quella in cui noi viviamo, ci siano le più ampie libertà. In realtà è possibile vedere come anche nelle moderne democrazie le richieste di libertà sono quelle che interessano maggiormente i diritti degli uomini. Ad esempio, accade che il diritto di essere uguali di fronte alla legge di cui parla Bobbio viene molte volte non rispettato. Così come anche il diritto di eguaglianza delle opportunità. Chi è ricco infatti è meno uguale degli altri di fronte alla legge, così come chi è ricco ha più opportunità lavorative, anche se magari la sua ricchezza non significa competenza. Per questo credo che la nostra società sia ancora molto ingiusta e non libera. Occorre che ognuno possa fare nel proprio piccolo e secondo le proprie attitudini e competenze ciò che meglio crede e può fare, senza avere la presunzione di ambire a delle responsabilità che non sa sopportare. Questo comporterebbe non solo una società più libera ed eguale, ma credo anche una società più felice e ottimista.Paolo 5 Bnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-90775169993590472612013-05-24T18:41:00.772+02:002013-05-24T18:41:00.772+02:00Eguaglianza e Libertà è il libro scritto da Norbe...Eguaglianza e Libertà è il libro scritto da Norberto Bobbio. In questo libro Bobbio tratta di argomenti prettamente inerenti e cari al mondo attuale ovvero l’eguaglianza e la libertà. Egli si sofferma su questi due concetti soprattutto all’inizio del libro quando dice che la libertà è uno stato a differenza dell’eguaglianza che è invece un rapporto. Già da questa definizione si deduce il fatto della singolare indipendenza che può avere la libertà in quanto può sussistere se esista o meno un'altra persona mentre per quel che riguarda l’eguaglianza è essenziale che vi sia un’ altra persona o un gruppo di queste ultime per poter attuare il rapporto. Sono d’accordo con Bobbio quando crede che sia più opportuno affiancare alla libertà il termine di giustizia. Già lo stesso Socrate aveva posto due diverse giustizie: quella come legalità e quella come eguaglianza. Nel primo caso l’uomo si prefigge di osservare delle leggi le quali sono a loro volta leggi naturali o divine, la seconda invece prevede che l’uomo sia considerato giusto nel momento in cui rispetta le leggi. Tra questi due termini non possiamo fare una vera e propria distinzione ma sono invece due definizioni prettamente legate perché l’uomo deve rispettare le leggi ma solo quelle che attuano quel disegno di eguaglianza tra gli uomini. Essere uguali oggi è molto difficile anche se esistono leggi che dovrebbero attuare questi rapporti molte volte non lo fanno, io sono ad esempio per l’attuazione dell’eguaglianza delle opportunità ovvero l’eguaglianza che pone tutti i cittadini sullo stesso piano. Quest’ultima svantaggia i più forti e avvantaggia i più deboli creando attraverso una diseguaglianza un’eguaglianza. Anche se le leggi non vengono rispettate perché l’uomo non se ne cura? Perché non si preoccupa di mobilitarsi per salvaguardare i propri interessi? Forse perché viviamo in un epoca in cui siamo troppo presi dalla tecnologia che ci distrae dalla realtà stessa? Secondo me dovremmo attuare tutti insieme un cambiamento anche se ritengo importante che già ognuno di noi nel suo piccolo posso non cambiare il mondo ma fare un “piccolo passo in avanti”,ciò è possibile per chi come me crede che ogni azione che l’uomo compie ha un peso storia e determina la storia e ciò rende l’uomo utile anche nella sua singolità.. Dobbiamo aprirci alla vita e non farci sottomettere da NESSUNO. Qual’e la prerogativa dell’uomo a fianco dell’eguaglianza? La libertà. Bobbio tra i valori più importanti si sofferma anche a parlare di libertà distinguendo quella negativa e quella positiva. Quella negativa presuppone una condizione in cui il soggetto agisce e ha la possibilità di farlo senza che nessuno glielo impedisca. Mentre quella positiva è quella libertà denominata anche come “autodeterminazione” o “autonomia” dove il soggetto è libero di orientare il proprio volere e il proprio scopo senza essere determinato dal volere altrui. Essere libero? Per me essere libero vuol dire non sentirmi condizionata nelle cose che faccio ed essere consapevole di fare ciò che voglio e che più desidero rimanendo però sempre entro determinati limiti,ecco perché non considero migliore né la libertà positiva e né quella negativa ma una sintesi di entrambe, è proprio questa sintesi secondo me che può andare a creare una società di benessere in cui l’uomo vive bene e non è oppresso. La libertà insieme all’eguaglianza sono valori essenziali per l’uomo che non devono essere cancellati da eventi come soprattutto quello riguardante lo sterminio degli ebrei in cui una razza crede di essere migliore e di poter eliminare le altre.Lucia G. VBsnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-5321962400233438692013-05-22T22:05:16.510+02:002013-05-22T22:05:16.510+02:00Intanto inizio con l'affermare che uno student...Intanto inizio con l'affermare che uno studente non è più dinamico, anzi è annoiato da tutto ciò che consiste di impegno, sacrificio, determinazione. Ad esempio lo studente considera gli scioperi, come un "sabato sera": dove sa che non otterrà nulla di concreto. Il ruolo dello studente non è solo quello di imparare ma anche quello di insegnare e di mettere in pratica quello che ha imparato. Egli inoltre si presenta come una fonte di innovazione perchè nella maggior parte dei casi essendo giovane è più favorevole al cambiamento ed a mettere in campo le tante risorse psico-fisiche che possiede. Gli studenti hanno anche la capacità di interpretare quello che imparano di immagazinarlo e anche di modificarlo. Posso infine affermare che uno studente disimpegnato non deve per forza essere un adulto disimpegnato, anzi dopo la sua carriera da studente può migliorarsi per poi giungere al futuro come un adulto impegnato capace di comprendere e realizzare<br />GRAZIA VAnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-92088729530363379222013-05-21T21:18:44.989+02:002013-05-21T21:18:44.989+02:00Caro Vincenzo, credo che i primi a doversi impegna...Caro Vincenzo, credo che i primi a doversi impegnare siano i giovani, andando a scuola con impegno, proprio per evitare di vedere gente incompetente ai posti di comando della società. Ignorare la storia del proprio paese, infatti, produce mostri e reitera gli errori. La libertà di cui oggi godiamo, e che è sempre minacciata, nasce proprio dall'impegno di persone che hanno studiato e poi messo in pratica le idee che si sono costruite sulle "sudate carte". Uno studente disimpegnato sarà un adulto disimpegnato... che ne pensi?francescohttps://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-86764659096738492392013-05-21T21:15:53.701+02:002013-05-21T21:15:53.701+02:00In "Eguaglianza e libertà" si parla di p...In "Eguaglianza e libertà" si parla di principi che sono alla base della vita di ogni singolo individuo e di quest’ultimo all’interno della società. Si aspira sempre ad avere maggiori libertà e ad essere in un rapporto di piena uguaglianza con tutti gli altri individui. Oggi, fortunatamente, viviamo in un contesto sociale che ha raggiunto certi livelli abbastanza elevati di libertà e di rapporti ugualitari. I problemi con cui dobbiamo confrontarci sono soprattutto di natura politica, a causa del nostro sempre più corrotto governo, ed economica, a causa del decadente sistema economico, e di conseguenza si è di fronte a problemi anche di natura sociale. I disordini sociali sono infatti frequenti, e ancor più gravi sono le frequenti morti volontarie di quelle persone che rimaste intrappolate da un sistema vorace non hanno trovato altra via se non quella del suicidio, della morte. Come poter risolvere il problema, dovremmo chiederci. Il popolo, che sta alla base di un buon governo, non solo perché gli esponenti del governo sono suoi membri, ma anche perché detiene un importante potere, di eleggere i propri rappresentanti, dovrebbe anzitutto essere maggiormente partecipe alla vita politica; allontanando per sempre la grave malattia dell’ignoranza; preferire il duro impegno e l’azione piuttosto che i lunghi discorsi e la passività di fatto, in modo che i politici, scelti secondo criterio e con la speranza che in essi vi sia un profondo senso del dovere, mettano il bene comune davanti all’interesse privato. Si possiedono grandi mezzi di comunicazione, l’informazione circola velocemente, la vita ha molte più agiatezze, e libertà, di istruirsi per esempio; tuttavia vediamo spesso gente incompetente ad impegnarsi poco e quel poco fatto male.<br />Vincenzo VBsnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-44645355218665405352013-05-21T17:11:04.125+02:002013-05-21T17:11:04.125+02:00Fortunatamente in Italia la donna assume gli stess...Fortunatamente in Italia la donna assume gli stessi diritti civili dell’uomo già nel 1946. I dibattiti sulla conquista dei diritti e delle libertà sono in questi giorni orientate altrove, per esempio nella conquista da parte delle coppie omosessuali di potersi unire civilmente come ogni altra coppia eterosessuale; è un tema delicato che tocca anche diritti sulla vita, sulla natura, sulla vera libera scelta, e che il nostro Paese in questi giorni si sta battendo per raggiungere come tanti altri paesi europei i quali hanno già raggiunto tale traguardo. La vera libertà è quella interiore in cui l’uomo si sente padrone della propria vita e delle proprie scelte. Le altre libertà se non ancora esistenti si possono raggiungere con lo sforzo e con l’impegno; solo dopo aver raggiunto la propria dimensione libera.Jolanda VBsnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-17726877641052605472013-05-21T17:10:24.636+02:002013-05-21T17:10:24.636+02:00I due temi cari alla trattazione di Norberto Bobbi...I due temi cari alla trattazione di Norberto Bobbio, libertà e uguaglianza, sono due temi cari a tutte le generazioni, la nostra compresa. La nostra società ha superato diverse circostanze grazie alle quali ha raggiunto un certo livello di civiltà. Mi vengono in mente i tanti principi e diritti alla base della nostra Costituzione: principi democratici e repubblicani, diritto-dovere al lavoro, “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” recita il primo comma della nostra Costituzione. Grazie al lavoro e all’impegno svolti durante la creazione degli articoli della Costituzione, i primi 12 soprattutto portatori dei principi fondamentali, che ogni singolo individuo ha raggiunto la piena consapevolezza di possedere dei diritti inviolabili, diritti che non solo il cittadino italiano possiede perché la sua vita è regolata da tali leggi che glielo garantiscono, ma ogni uomo dal momento della nascita possiede e che nessuno gli può togliere. Sono il diritti di vivere, di muoversi, di parlare, di formarsi una famiglia, di procreare ecc. Oggi certi diritti “naturali” proprio perché sono entrati nella coscienza collettiva dell’umanità, vengono dati per scontati, invece ci si dovrebbe soffermare e riflettere sullo straordinario progresso che certe libertà hanno portato al genere umano. Si pensi all’ideologia nazista e al progetto di Hitler di sterminare il popolo ebraico, in questo caso mi pare che certi principi, ripeto inviolabili dell’uomo, non fossero considerati, eppure non si tratta di un’epoca così lontana dalla nostra; non è neppure trascorso un secolo che già si è fatto un tale salto in avanti. Spesso si perde il senso della vita, ci si annichilisce, perché l’uomo non si rende conto di quante libertà possiede, anche se può essere schiavo di un sistema sociale o di una struttura, o meglio sovrastruttura(per usare i termini di Marx) ad esempio quella della famiglia, in fondo ha già conquistato grandi libertà, sul sudore, sulle sofferenze, sul sangue delle generazioni passate, che hanno lottato per ottenere il diritto alla vita, primo fra tutti e in seguito tutti gli altri, diritto a istruirsi, a lavorare, ad esprimere liberamente la proprio opinione, ad esprimere la propria personalità in organizzazioni sociali, a conoscere più da vicino l’arte e la cultura del proprio Paese, ad essere partecipe in prima persona alla vita politica. La conquista di questi e altri diritti non deve tuttavia indurre l’uomo a stagnare in questa situazione, questi devono solo far parte di un bagaglio storico-culturale il quale non dovrà mai abbandonare o trascurare, e da qui operare per un sempre maggiore sviluppo e progresso sociale e di conseguenza economico e politico. La mancanza di diritti e la disuguaglianza delle donne orientali rispetti agli uomini è desolante. Leggere “Mille splendidi soli” e rendersi ancor meglio conto della degradata situazione delle donne afghane è veramente uno schiaffo ai diritti sopracitati. Semplici mezzi per soddisfare le proprie esigenze, niente più. Non hanno anche loro un corpo, un’anima e un cervello, solo perché un loro simile decide che ciò non debba valere; quasi una lotta per la sopravvivenza in cui il corso del tempo ha deciso che la specie forte in grado di sopraffare fosse quella dell’uomo e quella debole da sottomettere quella della donna.Jolanda VBsnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-27196891016670131052013-05-20T23:05:12.742+02:002013-05-20T23:05:12.742+02:00Credo che il libro di Norberto Bobbio “Eguaglianza...Credo che il libro di Norberto Bobbio “Eguaglianza e libertà”, affronti il problema dei problemi della nostra società: l’indissolubilità di eguaglianza e libertà, di giustizia e libertà. La sua lezione sta nella convinzione che nessun uomo è davvero libero se non è liberato dal bisogno e dall’ineguaglianza, nella certezza che “… gli uomini desiderano essere liberi piuttosto che schiavi. Desiderano essere trattati giustamente piuttosto che ingiustamente …”.<br />Nell’affrontare in maniera articolata l’evolversi degli ideali di giustizia, eguaglianza, libertà, l’autore evidenzia come la migliore società possibile è quella che nasce dalla lotta per la giustizia contro l’ingiustizia, per la libertà e la verità contro l’oppressione e la menzogna, che si può sintetizzare come una società fatta di uomini “liberi perché uguali, eguali perché liberi” che camminano aspirando nel vedere l’affermazione dei due fondamentali ideali di libertà e eguaglianza. <br />Infatti così nella sua prefazione recita: “I due valori della libertà e dell’eguaglianza si richiamano l’uno con l’altro nel pensiero politico e nella storia. Sono radicati entrambi nella considerazione dell’uomo come “persona”. Appartengono entrambi alla determinazione del concetto di persona umana, come essere che si distingue o pretende di distinguersi da tutti gli altri esseri viventi. “Libertà” indica uno stato, “eguaglianza” un rapporto. L’uomo come “ persona”, o, per essere considerato come persona, deve essere, in quanto individuo nella sua singolarità, libero, in quanto essere sociale, deve essere con gli altri individui in un rapporto di eguaglianza”.<br />E se ciò è vero e il fine ultimo a quale aspirare - lo “stato” di una persona che si integra e si realizza con un “ rapporto” egualitario con gli altri – è quello di una società più giusta, allora il compito di noi tutti è quello di difendere la libertà contro l’intolleranza, di riaffermare l’importanza delle libertà civili come condizione necessaria per mantenere la libertà politica.<br />Antonio P. VBsnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-14102603488941027592013-05-20T23:03:24.537+02:002013-05-20T23:03:24.537+02:00E’ straordinaria la capacità di Bobbio di racchiud...E’ straordinaria la capacità di Bobbio di racchiudere in “poche” pagine il significato morale e politico dei due ideali della libertà e dell’eguaglianza nel tempo presente. Riflettere su cosa significa “essere liberi” non è facile, soprattutto se ci rapportiamo alla società odierna, in cui anche un governo democratico sembra ormai essere una tirannide. La nostra libertà non può essere soggetta al controllo e alla supervisione di coloro che governano, e dunque divenire mera libertà positiva, come viene definita da Bobbio, essa deve essere rispettata ed autocontrollata dalla persona, la quale agendo deve avere cura di non compromettere quella altrui(libertà negativa). Sentirsi liberi significa innanzitutto potersi autodeterminare, decidere della propria esistenza in modo pieno ed esclusivo, in virtù di quei diritti “personalissimi” che l’ordinamento italiano vanta fra i principi fondamentali della Carta Costituzionale. Molto spesso però accade che anche in un paese come il nostro, in cui vige la Democrazia, questi principi vengano lesi da leggi e decreti che sembrano remare contro la libertà dell’individuo da cui tutto promana. Mi riferisco in modo particolare all’impossibilità da parte di una famiglia di poter sottoporre a trattamenti sanitari con staminali una figlia affetta da una malattia neurodegenerativa,proprio a causa delle decisioni dei nostri Parlamentari i quali, soltanto per motivi speculativi, intralciano non solo il progresso in materia scientifica, ma anche la vita di una creatura che non saprà mai cosa significa correre, giocare o amare. Non è nella fattispecie di diritto alla vita che si parla ma del poter essere liberi di scegliere come viverla, questa vita. Se quindi non ci sentiamo liberi all’interno di un contesto nazionale, come possiamo trovare almeno un briciolo di quella libertà che di fatto ci appartiene? Noi cittadini del mondo, giovani e adulti, vecchi e bambini, per cercare la libertà dobbiamo partire dal nostro intimo e pensare a ciò che davvero ci rende liberi e senza costrizioni. Un mezzo per poter evadere da una realtà oppressiva e fondata sul pregiudizio potrebbe essere per quanto mi riguarda l’arte e particolarmente la musica. Questa è l’arte per eccellenza, il mondo in cui poter celare i propri sentimenti, in cui riversare le proprie gioie e sofferenze, quell’arte che spezza i vincoli della ragione e diviene linguaggio dell’inesprimibile, come diceva Nietzsche. La musica è libertà, è comunione fra le nazioni e ciò ci è stato dimostrato dalla fondazione dell’orchestra di musicisti palestinesi ed israeliani diretta dal maestro Barenboim: quando nasce l’arte è lì che cessano le guerre.Marika l. VBsnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-39015390350136539962013-05-20T21:56:08.949+02:002013-05-20T21:56:08.949+02:00Del libro di Bobbio che abbiamo letto in classe so...Del libro di Bobbio che abbiamo letto in classe sono molto soddisfatta perchè mi ha dato alcune risposte. Sopratutto per quanto riguarda l' idea di libertà. Troppo spesso ho pensato alla libertà come qualcosa che dipende dalla volontà degli altri, che vincoli in qualche modo la mia persona e il mio carattere. invece Bobbio mi ha fatto capire che questo è vero ma solo in parte. E' vero che la libertà indica uno stato, nel senso appunto che deve essere in quanto individuo nella sua singolarità, libero. ma, è anche vero che molto dipende dalla mia volontà di essere libero. se l' eguaglianza presume un rapporto con qualcuno o qualcosa, la libertà no. Ed è questo che più di tutto mi piace e mi ha interessato del pensiero di Bobbio sulla libertà. L' ideali di libertà non esiste in nessuna società. Si può più o meno essere liberi a questa idea di società ma questo ovviamente non implica mai una libertà assoluta. Ma il messaggio di Bobbio è una spinta verso la continua ricerca della massima approssimazione alla libertà. Per cui mi sentirò libera nella misura in cui mi troverò a lottare per una società più libera.Sembra paradossale ma credo profondamente che il mio ideale di libertà sia profondamente legato a quello del contesto in cui vivo e opero. Per cui solo l' aspirazione massima alla libertà può rendermi libera, o almeno creare le condizioni massime di libertà. In questo modo ci sarà anche più eguaglianza poichè il rapporto tra gli uomini e le cose (natura ad esempio) sarà più rispettoso della libertà degli altri e pronto a promuovere un cambiamento positivo che va nel segno di una sempre più crescente volontà di essere liberi.Francesca B. V Bhttp://rottemediterranee.blogspot.it/2012/09/eguaglianza-e-liberta-cari-alunni.htmlnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-62193308349899988012013-05-15T15:26:24.200+02:002013-05-15T15:26:24.200+02:00Si Professore, è proprio vero, perché penso che il...Si Professore, è proprio vero, perché penso che il linguaggio ci permette di creare delle relazioni (come lo stesso Popper ci ricorda), grazie alle quali ci si stacca dal pregiudizio e ci portano a far riflettere sulla vera personalità di una determinata persona. Perciò il quest'ultimo deve essere considerato non come mezzo per sopravvivere, ma soprattutto come metodo per vivere semplicemente meglio.Francesca Gentiluomo VAsnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-35780659891864926152013-05-14T21:27:56.726+02:002013-05-14T21:27:56.726+02:00Cara Francesca, sono d'accordo. La libertà sta...Cara Francesca, sono d'accordo. La libertà sta anche nel linguaggio, il quale deve essere parola di libertà e ciò non si realizza solamente dicendo ciò che si pensa liberamente, ma utilizzando il lessico della libertà. Parola poetica, capace di cambiare ciò che opprime.francescohttps://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-33705392905382254352013-05-13T17:32:17.893+02:002013-05-13T17:32:17.893+02:00Sono molto d’accordo con la riflessione che la mia...Sono molto d’accordo con la riflessione che la mia compagna, Maria Grazia, ha fatto. Anche secondo me la paura è colei che non ci fa conoscere noi stessi, perché ci porta a pensare in anteprima come potremmo essere giudicati per qualsiasi nostra azione. E’ proprio per questo motivo che vorrei precisare cosa significa a mio parere il termine libertà: non solo essere libero di andare dove mi pare ad esempio, ma anche sentirmi libero mentalmente, perché se la legge della mia società mi garantisce di poter visitare vari luoghi, ci sarà sempre qualcuno che mi impedirà di fare ciò.. è da questo mio modo di pensare che giungo ad una mia conclusione: una determinata libertà esiste nel momento in cui mi viene garantita non solo dalla legge, ma anche dal modo di fare delle altre persone che mi circondano, e per arrivare a ciò, ritengo che una società debba aprirsi al linguaggio e non limitarsi ai semplici fatti o ricorrere alla violenza, perché questo tipo di comunità rimarrà sempre una società chiusa, nella quale non si dà e non si darà mai importanza all’individuo; appunto per questo non potrà mai progredire!!Francesca Gentiluomo V Asnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-66120370934851568712013-05-05T22:02:57.889+02:002013-05-05T22:02:57.889+02:00"Che cos'è la libertà per te?"
Ha fa..."Che cos'è la libertà per te?"<br />Ha fatto più volte questa domanda, professore, e adesso, dopo una lunga riflessione, vorrei provare a risponderle.<br />Tante volte abbiamo parlato della necessità di partire da noi stessi e, proprio per questa ragione, vorrei esternare la mia più personale e profonda concezione di libertà partendo, però, da ciò che io ritengo sia il suo opposto: la paura. Il sentimento o, meglio dire, lo stato di paura ci attanaglia nella sua morsa quotidianamente, le sue catene ci tengono talmente stretti da riuscire a modificare persino la nostra essenza di esseri umani; ma la sua presenza e così assidua e consueta che di queste catene ne abbiamo ormai fatto un ornamento, come se fossero parte naturale di noi.<br />Che cos'è la paura? Da dove viene?Là, dove c'è la paura, non c'è conoscenza. Per questo, secondo me, la libertà è conoscenza.<br />Niente mi ha mai resa più libera e affamata di libertà, quindi di sapere; niente ha mai mosso in me tale spirito di curiosità e di meraviglia quanto il piacere della conoscenza.<br />La conoscenza è ovunque vogliamo cercarla; potremmo dire che ogni respiro è conoscenza che già si sente il profumo della libertà. <br />Ho avuto da poco l'onore d'incontrare nel mio cammino una delle personalità più brillanti sulle quali abbia mai posato il mio pensiero. Sigmund Freud mi ha fatto molto riflettere sulla libertà e sul suo indissolubile legame con la conoscenza: i limiti e le barriere, che ci vengono imposti e che ci auto imponiamo per conformarci a ciò che "è giusto" e "va bene" per tutti, sono frutto della paura, ed ecco che da soli ci imprigioniamo nel nostro "non volere conoscere" noi stessi. Ho voluto esprimere questa mia riflessione sul pensiero di Freud proprio perché nei commenti precedenti si parlava della chiusura mentale generale che condiziona la vita di paesi come quelli in cui viviamo; è comune, soprattutto tra noi giovani, l'insoddisfazione di questa condizione che ci porta al desiderio di emigrare verso "luoghi di libertà". Credo sia giusto alimentare questo fuoco ardente, ma non dobbiamo dimenticare che non ci sentiremo mai liberi, se non lo siamo dentro; mai nessun luogo potrà, da solo, creare un cambiamento, perché tutto parte da noi, dalla nostra volontà di liberarci dall'oppressione delle nostre paure, dalla nostra volontà di conoscerci.<br />Personalmente ho vissuto e rivivo ancora intensamente molte delle mie esperienze di conoscenza. Nelle pagine di un libro spesso mi sono ritrovata, mentre ne coglievo la sua magia tanto sottile da riuscire a muovermi l'immaginazione; ero tra le note di una canzone mentre mi scoprivo emozionata al vibrare della sua melodia; per non parlare di quando mi resi conto che con il solo movimento delle falangi sulla penna riuscivo a dare forma ai miei pensieri.<br />È così che ho imparato a vivere la mia libertà.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/02892725522089086269noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-73043011288391150672013-04-30T13:39:26.303+02:002013-04-30T13:39:26.303+02:00Bobbio nel suo libro,uguaglianza e libertà, intro...Bobbio nel suo libro,uguaglianza e libertà, introduce due tipi di concetti: libertà positiva e libertà negativa; la prima è un tipo di libertà in cui c’è un impedimento dalla legge (io faccio una cosa perché è la legge che mi tutela), la seconda,invece, è quella libertà che non riguarda nessun impedimento e nessuna costrizione. A mio parere, appoggio moltissimo quel tipo di libertà che Bobbio chiama libertà negativa, perché quest’ ultima mi porta a fare una mia scelta, durante la quale è proprio compito dell’uomo autolimitarsi. Sono anche molto d’accordo con Bobbio per quanto riguarda il modo in cui vengono percepite le leggi in una società: se l’individuo li percepisce in modo eteronomo, cioè se li interpreta come delle leggi che bisogna rispettare per non essere puniti, non sarà mai libero; appunto per questo motivo, secondo me, l’individuo stesso deve essere consapevole che se le leggi siano state fatte, una ragione ci sarà, cioè quella di arrivare ad una società migliore; però, penso anche che nel momento in cui rispetto una determinata legge, io stesso sarò libero e fiero di me stesso perché so di essere stato una persona ed un uomo utile per l’oggi e per l’avvenire di una società. Paragonerei questo modo di percepire le leggi con il pensiero di Heidegger: è importante ciò che mi giunge attraverso un oggetto, ciò che mi trasmette! In questo caso, secondo me, è fondamentale ciò che una legge mi fa comprendere oltre al fatto se la rispetto o no. Vorrei anche far presente però, che nella maggioranza dei casi l’uomo si perde nella massa perché è più facile essere come gli altri anzicchè distinguersi… è per questo motivo che una determinata società, come la nostra, tende a peggiorare che migliorare!!Francesca Gentiluomo V Asnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-54355327907611525102013-04-25T18:19:39.535+02:002013-04-25T18:19:39.535+02:00Mi piace questa riflessione: presuppone un attento...Mi piace questa riflessione: presuppone un attento ascolto delle parole di Bobbio. Le quali sembrano essere non solo attuali, ma anche indispensabili per proseguire sulla strada della riflessione della filosofia politica. Forse l'unica strada che possa condurre a una consapevolezza nuova e formare una più attiva coscienza sociale. Grazie, Gracy.francescohttps://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.com