tag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post1054448136112331674..comments2023-05-13T11:35:10.504+02:00Comments on La Bottega del Tentativo : Le idee del tempo... riflessioni e bioeticafrancescohttp://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comBlogger94125tag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-89735701135873689362014-05-14T11:09:41.568+02:002014-05-14T11:09:41.568+02:00Sono d'accordo con ciò che affermi :) anzi cre...Sono d'accordo con ciò che affermi :) anzi credo che pensare al suicidio come un atto di coraggio sia assolutamente sbagliato. Un gesto simile NON DEVE essere considerato coraggioso.. è assolutamente sbagliato pensarla così (per quanto riguarda la mia opinione).Palmiranoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-81519413801556987712014-04-28T16:36:16.965+02:002014-04-28T16:36:16.965+02:00Pensando all'ultimo tema affrontato, una è la ...Pensando all'ultimo tema affrontato, una è la domanda che fondamentalmente mi pongo: "Cosa spinge una persona al suicidio?", forse la consapevolezza di non poter più superare gli ostacoli che la vita impone. Io credo che rinunciare alla cosa più preziosa che abbiamo, la vita, sia da folli, e non considero il suicido un ultimo atto di coraggio. Il coraggio si dimostra quando di fronte a una situazione estremamente dolorosa si è in grado di rialzarsi, di ricominciare. E' il riuscire a "vivere" in una società dove l'apparire vale più dell'essere cercando di non mutare quella che è la nostra vera essenza.Rossellanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-62537895272472793882014-04-26T20:20:41.991+02:002014-04-26T20:20:41.991+02:00Sono d'accordo con ciò che hanno detto i miei ...Sono d'accordo con ciò che hanno detto i miei compagni. Anche se sicuramente ci vuole coraggio per compiere un atto come il suicidio, credo che questa sia la via più facile perchè ce ne vuole molto di più per decidere di affrontare i problemi della vita, anche quelli che pensiamo non si possano risolvere in nessun modo. Quindi io sono contrario al suicidio. Per quanto riguarda l'eutanasia, invece, penso che è vero che non siamo nessuno per decidere se staccare o meno la spina, ma è anche vero che non siamo nessuno per decidere che quella persona debba continuare a sopravvivere attaccata ad una macchina.Dominik V Anoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-24661219334219768242014-04-26T10:55:17.218+02:002014-04-26T10:55:17.218+02:00Caro prof, sono dell' idea che se devo "v...Caro prof, sono dell' idea che se devo "vivere" come un vegetale attaccata ad una macchina che mi pompa soluzioni in vena per mantenermi, senza la minima speranza di tornare alla normalità, preferirei essere "spenta" piuttosto che gravare sulla vita di qualcuno. Non riesco a capire a cosa serve tenere per anni una persona attaccata ad una macchina che la tiene" artificialmente" in vita!!! Credo però che nessuno ha il diritto di decidere ciò che è meglio per un persona, se staccare la spina o soffrire cristiamente.Giusy VAsnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-65108672085866650402014-04-24T01:07:21.887+02:002014-04-24T01:07:21.887+02:00“Quando non c'è speranza di salvezza in vista,...“Quando non c'è speranza di salvezza in vista, non la più sottile breccia nelle mura che ci circondano, quando non possiamo levare la mano contro il destino proprio perché è il nostro destino, c'è una sola cosa che ci resta: rivolgere quella mano contro noi stessi.” Gustaw Herling-Grudziński, Un mondo a parte, 1951. Come scrive Grudzinski il suicidio è ormai percepito come unica forma di protesta, come una sorta di vittoria sulla vita, come d'altronde avveniva nei personaggi degli scrittori romantici, basti infatti pensare all’ Ortis foscoliano, o al Werther di Goethe. Per altri,invece, il suicidio viene visto come una forma di rassegnazione o addirittura di fallimento trovando come unica soluzione la morte per mano propria. Bukowski nel suo libro Panino al prosciutto scrive del suicidio interpretandolo (secondo me) in modo differente da come si è soliti considerarlo. Scrive così: “Non avevo interessi. Non riuscivo ad interessarmi a niente. Non avevo idea di come sarei riuscito a cavarmela, nella vita. Agli altri, almeno, la vita piaceva. Sembravano capire qualcosa che io non capivo. Forse ero un po' indietro. Era possibile. Mi capitava spesso di sentirmi inferiore. Volevo solo andarmene. Ma non c'era nessun posto dove andare. Il suicidio? Gesù Cristo un'altra faticata. Avevo voglia di dormire per cinque anni di fila.” Lo scrittore statunitense,afferma che il suicidio non deve essere considerato solamente in senso fisico, ma anche e soprattutto mentale e psicologico. Penso infatti che il termine suicidio riguardi il perdere la voglia di vivere,di affrontare le proprie paure, di scegliere con coraggio la propria strada. Credo, dunque, che per suicidarsi non bisogna togliersi necessariamente la vita solo fisicamente ma basta rifiutarsi di vivere giorno per giorno tutte le opportunità che la vita ci offre. Tuttavia tornando al significato classico di suicidio, quello fisico, è il modo peggiore di affrontare i problemi che la vita ci riserva. Molti giovani ragazzi come noi, scelgono ogni giorno di rifiutare definitivamente ciò che la vita ci offre “rifugiandosi” nella morte, vista come soluzione ad ogni problema. Ecco io non so se le scelte che ogni giorno ognuno di noi compie siano giuste o sbagliate ma credo che ad ogni problema vi sia una soluzione, e l’uomo col suicidio non fa altro che scappare dai propri problemi e dalle proprie responsabilità.Sarahttps://www.blogger.com/profile/16643967392519726678noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-32893910133730284552014-04-23T14:16:27.014+02:002014-04-23T14:16:27.014+02:00Caro prof. credo come Giovanna che la vita sia il ...Caro prof. credo come Giovanna che la vita sia il dono più prezioso che ci sia stato dato, perciò ritengo che il suicidio non sia la scelta più giusta da prendere nonostante i casi siano anche estremi. Credo, infatti che ci sia sempre una via d'uscita, anche se all'apparenza ciò non sembrerebbe. Negli ultimi anni i suicidi sono purtroppo aumentati: persone divorate dai debiti, con gravi malattie, con problemi anche affettivi rinunciano alla "vita" per abbandonarsi ad una scelta drastica, la morte appunto. Non condanno ovviamente costoro e non li considero come alcuni invece fanno, dei "vigliacchi", ma personalmente io non arriverei mai a tanto, anche perché rinunciando alla mia vita distruggerei quella delle persone che mi amano. Perciò, caro prof. come sostenete anche voi, bisogna sempre lottare nella vita e non arrendersi mai di fronte alle difficoltà!!Cettina V Anoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-47963839237014262472014-04-20T17:38:18.510+02:002014-04-20T17:38:18.510+02:00Certamente è un argomento delicato e dobbiamo disc...Certamente è un argomento delicato e dobbiamo discuterne... forse molte persone si abbandonano alla morte perché non vedono altre strade... il dialogo può aiutare... ecco perché è importante ascoltare chi ci chiede aiuto: a volte basta un sorriso, a volte una parola, a volte occorre molto di più... ma è sicuro che l'indifferenza uccide più di qualunque altra cosa... la filosofia ci insegna ad ascoltare e non solo noi stessi, ma anche gli altri...francescohttps://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-54307468567642024482014-04-20T17:29:05.652+02:002014-04-20T17:29:05.652+02:00"Vi è solamente un problema filosofico verame..."Vi è solamente un problema filosofico veramente serio:quello del suicidio. Giudicare se la vita valga o non valga la pena di essere vissuta è rispondere al quesito fondamentale della filosofia": questa sono le parole con le quali Albert Camus apre il suo saggio "Il mito di Sisifo" che da qualche settimana ho iniziato a leggere, tentando di seguire la serie di ragionamenti per assurdo che il filosofo compie al fine di spiegare (credo) la presunta inutilità della vita causata da quello che egli chiama "sentimento dell'assurdo". É stato interessante confrontare il pensiero di Camus con quello di Cotroneo e, alla luce di ciò, pensare a quale in effetti potrebbe essere il mio pensiero circa il suicidio. Non è una questione affatto semplice riflettere sulla portata di un gesto così "drastico", soprattutto osservando il mondo con gli occhi di una ragazza che, in fondo, vive ancora nella leggerezza dei suoi suoi quasi diciotto anni. Al momento, comunque, credo che nella maggior parte dei casi il suicidio si sia ridotto, al giorno d'oggi, ad una fuga da responsabilità di fronte alle quali l'uomo si sente troppo "piccolo". Non si può più parlare di gente "matta" che, in preda all'irrazionalità di un attimo, perde la cognizione del reale e si lascia andare alla radicalità di questo gesto: sono infatti i presunti sani, padri e madri di famiglia, giovani con un futuro (non troppo florido) davanti, uomini che in generale conducono una vita normale, a decidere improvvisamente di porre fine alla propria vita. In questo senso non posso dire di essere d'accordo con il suicidio: fuggire dalle proprie paure, dalle proprie ansie non é il giusto modo di affrontarle, ed anche quando la vita sembra averci condotto in un vicolo cieco, credo ci possa sempre essere una soluzione alternativa. Ci sono però situazioni in cui il proprio dolore e la propria debolezza provocano dolore in chi sta intorno: è il caso, ad esempio, di chi è portatore di una malattia inguaribile che lo condurrà inevitabilmente alla morte. A questo punto, cosa fare? Uccidersi e quindi "accorciare" la durata del dolore nei propri cari, o prolungare il proprio dolore e quello altrui? A questo interrogativo, sinceramente, non credo di saper rispondere ma, allo stesso tempo, non penso si possa ritenere egoista chi prolunghi la propria vita, seppure questa sia estremamente dolorosa. "Dire di sì al destino", come dice Nietzsche, abbandonandosi al fluire dell'esistenza, per quanto sia essa tragica e caotica, richiede coraggio e caparbietà nel non piegare mai la testa, come la Ginestra di Leopardi che, seppure cresca in un terreno così aspro, resiste ad ogni intemperie, arrendendosi solo di fronte allo spontaneo e naturale scorrere della lava del Vesuvio.Chiara 5^Bsnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-78833983984508802062014-04-20T16:10:04.451+02:002014-04-20T16:10:04.451+02:00In questi giorni ho riflettuto molto sul tema disc...In questi giorni ho riflettuto molto sul tema discusso cioè il suicidio, ed ho avuto modo di pensarci a fondo anche grazie a ciò che è successo circa tre giorni fa quando il responsabile della sicurezza della Telecom si è suicidato, così ho ripensato a tutti gli imprenditori, e lavoratori morti suicidi a causa della crisi economica e sociale di questi anni. Penso che queste morti siano causate da diversi fattori da tenere in conto, e quindi posso affermare che ogni suicidio è una storia a se; io penso che il suicidio non sia vigliaccheria o rassegnazione, perciò non critico queste morti, ma mi vorrei ricollegare a Bonhoeffer, affermando che appunto questo tipo di condizione sociale, economica e psichica deve essere comunque accettata come parte della vita. Ogni giorno la vita pone ostacoli nel nostro cammino, noi però dobbiamo superarli osservandoli da diverse prospettive. Dunque la vera e propria forza sta nel resistere alla sofferenza, dimostrando di essere attaccati alla vita.Pasquale VBnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-76261163285751995682014-04-20T09:05:28.349+02:002014-04-20T09:05:28.349+02:00Parlando di suicidio sinceramente non so esattamen...Parlando di suicidio sinceramente non so esattamente cosa dire. È un argomento su cui molto spesso mi pongo delle domande: la mia mente non riesce a comprendere questo gesto se non in situazioni davvero estreme...non credo che dipenda dall'aver paura della morte, bensì da quello che prova chi rimane. Non so esprimere un vero giudizio su questo argomento Perchè credo che ci siano troppi punti di vista che devono essere considerati.Mariangelanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-85190041233300385432014-04-20T09:01:55.413+02:002014-04-20T09:01:55.413+02:00Ho riflettuto molto riguardo all'ultimo argome...Ho riflettuto molto riguardo all'ultimo argomento trattato in classe e sono arrivata alla conclusione che il suicidio, anche se per la maggior parte delle persone può sembrare un gestro estremo e negativo, é davvero un atto molto coraggioso... se dovessi scegliere di vivere un pó di tempo in più con la consapevolezza di dover morire lo stesso e di non poter vivere davvero a pieno la mia vita io sceglierei il suicidio... in alcuni casi esso non puó e non deve essere giudicato!Marina VBnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-79482163622680702722014-04-19T23:48:31.164+02:002014-04-19T23:48:31.164+02:00Caro prof.. l'argomento che stiamo affrontando...Caro prof.. l'argomento che stiamo affrontando è abbastanza delicato e richiede riflessione. Dopo aver riflettuto, posso dire che secondo me chi si suicida lo fa per paura, paura di non essere capace di risolvere un determinato problema, paura di non riuscire a trovare un'altra soluzione. Io non avrei mai il coraggio di compiere un atto del genere. Nella ci ritroviamo sempre di fronte a delle scelte e a delle prove da superare. E credo che non bisogna arrendersi mai di fronte a nulla. Domenico VAsnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-44330539082053287602014-04-19T23:29:46.560+02:002014-04-19T23:29:46.560+02:00Riuscire a prendere una posizione e dire se sono d...Riuscire a prendere una posizione e dire se sono d'accordo o meno su un argomento tanto delicato come quello del suicidio è molto difficile. Nonostante io sia contraria al suicidio, in quanto credo in Dio e per questo motivo penso che solo Dio possa togliere la vita come la da, credo comunque che ci siano diversi motivi per cui invece potrei essere d'accordo con la scelta di arrivare a un gesto così estremo. Come dicevamo in classe, ad esempio, potrebbe essere un motivo valido farlo per salvare un bambino o più persone. Un genitore infatti è disposto a tutto per un figlio, e forse anche a questo. Mentre riguardo all'eutanasia, credo sia più egoista costringere una persona a vivere attaccata ad una macchina e stare male e a vederla stare così male. Quindi che senso ha? Se queste macchine non ci fossero, quella persona sarebbe morta comunque. Quindi a tal proposito credo sia inutile tenere accesa una macchina che costringe una persona a vivere in quelle condizioni. Anche se mi rendo conto che per la famiglia è una prova di coraggio troppo grande ed è quasi impossibile prendere la decisione di staccare la spina.Rossella V Anoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-56899262075378336422014-04-19T23:13:56.951+02:002014-04-19T23:13:56.951+02:00E’ vero che il suicidio è un atto che richiede mol...E’ vero che il suicidio è un atto che richiede molto coraggio, ma decidere di continuare affrontando i problemi che si presentano, ne richiede altrettanto. Io sono contraria al suicidio perché credo sia più un gesto di egoismo che di forza. La forza sta nell’essere capaci di andare avanti, consapevoli che la vita è fatta anche di ostacoli e difficoltà che a volte pensiamo di non poter superare. In realtà non è così. Tutto si può risolvere. Anche nei casi più estremi si possono trovare delle soluzioni, ma non il suicidio! C’è chi sceglie di suicidarsi per non veder soffrire la propria famiglia per esempio, non rendendosi conto però che la sua morte porterebbe solo altro dolore. Ovviamente non giudico chi decide di togliersi la vita perché chi lo fa, nel momento in cui lo fa, crede sia il modo migliore per risolvere le cose, non riesce a trovare altra via d’uscita. Elisa V Anoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-34681935647501764212014-04-19T22:30:10.763+02:002014-04-19T22:30:10.763+02:00Buonasera prof.. ripensando alla questione del sui...Buonasera prof.. ripensando alla questione del suicidio, penso che non è una cosa da poco togliersi la vita sapendo cosa essa potrebbe provocare agli altri.. chi si suicida non può essere considerato pazzo o malato mentale perché ognuno ha le proprie ragioni per farlo..ad esempio quanti si sono suicidati negli ultimi anni, chi a causa della crisi, chi per una relazione sentimentale, chi ha ucciso un familiare e ha preferito suicidarsi subito dopo.. secondo me non possiamo giudicare il suicidio come una cosa negativa né tanto meno come una cosa positiva, ma solo colui che lo fa, sa se è giusto o no.. Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/01261974640803783782noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-6390101797315197062014-04-19T20:48:57.736+02:002014-04-19T20:48:57.736+02:00E' un argomento molto complesso.La vita è il d...E' un argomento molto complesso.La vita è il dono più bello e prezioso, sicuramente! Ci possono essere situazioni particolarmente difficili che possano indurre una persona a riflettere se sia ancora possibile sfruttare la propria vita per raggiungere qualche sogno o se l'unica via per la fine dei propri problemi sia la morte... personalemente ci ho pensato più volte, e mi sento di dire che non lo farei mai! Non è coraggioso sfuggire dai problemi annullandoli definitivamente con la morte non è una soluzione. La vita ha sempre qualcosa di bello da regalare a ciascuno di noi, se solo sappiamo guardare e non annegare nell'autocommiserazione. Sono dell'idea che sia la scelta meno etica da fare!<br />Mariagrazia VAnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-137285461981986372014-04-19T20:41:05.646+02:002014-04-19T20:41:05.646+02:00In questi giorni, mi è capitato molto spesso di pe...In questi giorni, mi è capitato molto spesso di pensare al tema del suicidio e alle scelte che possono portare a una azione così azzardata. Innanzitutto, il suicidio che cos'è? Potremmo rispondere nel modo più comune, "Il suicidio è quando un uomo si toglie la vita", ma non avremmo dato una piena e giusta spiegazione del vero significato del termine. Il mondo di oggi, porta molto spesso l'uomo ad una condizione di totale incoscienza, in cui la morte viene vista come unica via di liberazione, mi viene in mente quello che ultimamente sentiamo spesso in televisione, ovvero il suicidio di molte persone, a causa della perdita del lavoro, del fallimento della propria azienda, ecc. Ogni volta che sento una notizia simile, mi viene subito da domandarmi, ma come può un uomo nel momento di più bisogno, abbandonare moglie, figli, abbandonare la propria famiglia? Io penso, che anche nella peggiore delle ipotesi, togliersi la vita è il gesto più vile e più irresponsabile che una persona possa fare, perchè vivere è un dono e l'uomo ha l'obbligo di vivere pienamente la propria vita, di combattere e superare tutti gli ostacoli che nella vita di ognuno di noi si possono presentare. Alcune volte, però, sentiamo spesso di alcuni uomini che sacrificano la propria vita per salvarne molte di più, io, pensando a queste persone, non so come definirle, di certo è un gesto eroico che non tutti hanno il coraggio di fare (io sinceramente ammiro queste persone), però è giusto anche dire che la vita è un dono che ognuno di noi abbiamo e ognuno di noi deve viverla, perchè nessuno ha il diritto di vivere più di ogni altra persona sulla Terra, però per una giusta causa "IO LO FAREI".Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/15694993467731467321noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-17190666618541535552014-04-19T15:58:31.419+02:002014-04-19T15:58:31.419+02:00Ma Bonhoeffer è un credente e per lui la resa non ...Ma Bonhoeffer è un credente e per lui la resa non è abbandonare la vita, ma accettare anche la sofferenza come un bene... anche questa prospettiva va tenuta in considerazione... ma per chi non è credente dove si può trovare il senso, nel caso in cui la sofferenza sia esageratamente grave? Bonhoeffer fu recluso per anni in carcere durante la Seconda guerra mondiale... così come milioni di Ebrei, i quali, avrebbero potuto scegliere il suicidio, invece hanno scelto di resistere, nonostante le atroci e disumane sofferenza subite...francescohttps://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-3610444873893109922014-04-19T15:54:20.972+02:002014-04-19T15:54:20.972+02:00Nella lettera del 21 febbraio ’44 inserita nel car...Nella lettera del 21 febbraio ’44 inserita nel carteggio che ha per titolo "Resistenza e Resa", Dietrich Bonhoeffer si chiede dove sia il confine tra la “necessaria resistenza” e la altrettanto necessaria resa al «destino», assumendo ad emblema dell’una Don Chisciotte e dell’altra Sancho Panza.<br />Ne deduce che il destino va affrontato e, in caso, ci si debba sottomettere ad esso. <br />“Possiamo parlare di «guida» solo al di là di questo duplice processo; Dio non ci incontra solo nel «tu», ma si «maschera» anche nell’«esso», ed il mio problema in sostanza è come in questo «esso» («destino») possiamo trovare il «tu» o, in altre parole, come dal «destino» nasca effettivamente la «guida».<br />I limiti tra resistenza e resa non si possono determinare dunque sul piano dei principi; l’una e l’altra devono essere presenti e assunte con decisione. La fede esige questo agire mobile e vivo. Solo così possiamo affrontare e rendere feconda la situazione che di volta in volta ci si presenta” (p. 289).francescohttps://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-91647078980350330572014-04-19T15:51:04.022+02:002014-04-19T15:51:04.022+02:00Resistenza o Resa? avrebbe chiesto Dietrich Bonhoe...Resistenza o Resa? avrebbe chiesto Dietrich Bonhoeffer?... io rispondo che è sempre meglio resistere, anche se, come sosteniamo sempre, non si può e non si deve giudicare nessuno... Tommaso Campanella ha mentito, pur di vivere, anche se in condizioni terribili... ma esistono anche altri esempi.... continuiamo a parlarne...francescohttps://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-9315824260975164702014-04-19T15:47:27.518+02:002014-04-19T15:47:27.518+02:00La menzione delle noie burocratiche ("the law...La menzione delle noie burocratiche ("the law's delay, the insolence of office") tra i motivi che giustificano il suicidio, mi sembra la cosa più profonda che Amleto abbia detto.<br />Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952<br /> <br />Vivo solo perché è in mio potere morire quando meglio mi sembrerà: senza l'idea del suicidio, mi sarei ucciso subito.<br />Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952<br /> <br />Il desiderio di morire fu il mio solo e unico pensiero; ad esso ho sacrificato tutto, anche la morte.<br />Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952<br /> <br />Confutazione del suicidio: non è poco elegante abbandonare un mondo che si è messo così di buon grado al servizio della nostra tristezza?<br />Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952<br /> <br />Soltanto gli ottimisti si suicidano, gli ottimisti che non possono più esserlo. Gli altri, non avendo alcuna ragione per vivere, perché dovrebbero averne una per morire?<br />Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952francescohttps://www.blogger.com/profile/05900521525945002832noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-11661517039250373942014-04-19T15:43:18.834+02:002014-04-19T15:43:18.834+02:00Il suicidio è un argomento difficile da trattare. ...Il suicidio è un argomento difficile da trattare. La decisione volontaria e consapevole di togliersi la vita spontaneamente può essere dettata da diverse ragioni: disturbi mentali, particolari situazioni esistenziali, condizioni sociali ed economiche, delusioni amorose, bullismo oppure da vere a proprie scelte personali. Non ci può chiedere se suicidarsi sia ragionevole e morale, infatti il suicidio può essere da un lato la via più facile per “scappare” dai problemi di una vita che ha perso completamente senso, di cui non si è felici, da cui sembra non poter più imparare nulla; dall’altro il suicidio significa non arrendersi, credere nelle proprie idee al punto da essere pronti ad affrontare anche la morte, come fece Socrate. Personalmente non mi sento né di condannare, né di giustificare il suicidio, non mi sono mai trovata in una situazione tale da pensare di togliermi la vita, e nell’esempio proposto in classe io non avrei mai deciso di suicidarmi perché mi sarebbe mancato il coraggio, ma questa è solo un’ipotesi non so davvero cosa potrei fare in quelle precise condizioni, la mia risposta è dettata dalla giovinezza e dal desiderio di scoprire quello che ha in serbo per me la vita, che considero anche io come Giovanna un dono prezioso. Stefania VAsnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-22482266206665192462014-04-19T15:39:25.685+02:002014-04-19T15:39:25.685+02:00Ho riflettuto molto sul suicidio e sono arrivata a...Ho riflettuto molto sul suicidio e sono arrivata alla conclusione che non sempre sia da punire o da considerare un'azione negativa; come ho già detto altre volte, secondo me vivere vuol dire essere responsabili e consapevoli delle proprie scelte, il suicidio potrebbe essere un atto di altruismo ad esempio se si sceglie di sacrificare la propria vita per salvarne altre oppure mettere a rischio la propria vita al fine di far progredire la ricerca scientifica, a quel punto si sceglie di mettere da parte sé stessi per l'umanità accettando le conseguenze della propria scelta tra le quali potrebbe esserci anche la perdita della propria vita. <br />Quando il suicidio è visto come un'espediente per sfuggire alla vita e di conseguenza alle proprie responsabilità a quel punto secondo me è un atto di egoismo poiché è una resa davanti l'incapacità di vivere.Rosa VBsnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-58695260368857848372014-04-19T14:09:24.542+02:002014-04-19T14:09:24.542+02:00Secondo me il suicidio è un atto di grande coraggi...Secondo me il suicidio è un atto di grande coraggio , perché non tutti hanno il coraggio di mettere fine alla propria vita, io per esempio non riuscirei mai ad uccidermi. Io non sono favorevole al suicidio perché molte volte è un gesto che si compie in un momento di disperazione senza pensare alle conseguenze, spesso basta rivolgersi alle persone care e chiedere aiuto senza arrivare al suicidio, poiché porterebbe soltanto altra sofferenza. Angela VBnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7708541980893583426.post-50017989348060953962014-04-18T17:48:13.816+02:002014-04-18T17:48:13.816+02:00Buon pomeriggio prof! Volevo fare una riflessione ...Buon pomeriggio prof! Volevo fare una riflessione per quanto riguarda l'ultimo tema trattato in classe ossia il suicidio di cui Cotroneo parla nel sesto capitolo.. io lo definirei un tasto delicato da trattare, che purtroppo al giorno d'oggi, molte più persone rispetto agli anni passati, ricorrono per "farla finita" .. la gente non è pazza! Quasi sicuramente dietro questo gesto c'è una motivazione. . Che sia di carattere fisico, oppure sia una conseguenza di un disagio fisico e mentale oppure per quanto riguarda l'ambito del lavoro. . Per concludere penso che nessuno deve togliersi la vita per sfuggire ai problemi che la vita gli offre.. ma si deve andare avanti Cercando di superare tutti gli ostacoli! Ylenia vbsnoreply@blogger.com